Il tè matcha, detto anche tè verde giapponese, è una tipologia di tè in polvere ottenuto dalle foglie di tè verde coltivate appositamente. Da millenni viene consumato in Oriente, grazie ai suoi numerosi benefici. Infatti, in Asia rappresenta un rito di benessere e tradizione. La sua caratteristica principale è proprio il suo colore verde smeraldo, dato dall’estratto secco della pianta, conservato al buio e lontano da fonti di ossigeno. In effetti, solo se adeguatamente protetto, il matcha conserva inalterate tutte le sue caratteristiche organolettiche, oltre che il colore brillante. Il gusto del tè matcha è determinato dalla presenza di aminoacidi. Se la qualità è elevata, l’infuso rilascia un gusto più intenso e dolce e un aroma più potente.
Ad oggi il té matcha si sta diffondendo sempre di più anche in Occidente, grazie alle ricerche scientifiche che hanno confermato l’elevato contenuto di sostanze benefiche presenti in questa polvere verde.
Il tè matcha non contiene calorie ed è un concentrato di antiossidanti (almeno 100 volte superiore a qualsiasi altro tè verde). Il matcha apporta numerosi benefici al nostro organismo:
- Aiuta a prevenire le malattie cardiache, il diabete di tipo 2 e il cancro;
- Favorisce la perdita di peso accelerando il metabolismo;
- Riduce la pressione sanguigna;
- Migliora le prestazioni cognitive;
- Aumenta il relax;
- Abbassa il colesterolo LDL (quello “cattivo”);
- Riduce stress e ansia;
- Favorisce la motilità e la pulizia del colon;
- Contrasta l’iperacidità;
- Difende l’organismo dalle infezioni;
- Rafforza le difese immunitarie;
- Previene l’invecchiamento.
Rispetto ad altre varietà di tè in foglia, il matcha contiene circa il 30% in più di nutrienti. In particolare, ha un contenuto più alto di clorofilla, L-teanina e catechine. Inoltre, è ricco di vitamine B1, B2 e C, beta-carotene, sali minerali e polifenoli.
Il té matcha è considerato sicuro e nella maggior parte delle persone non provoca effetti collaterali. Tuttavia, ci sono alcuni soggetti che devono prestare pi attenzione:
- Soggetti particolarmente sensibili alla caffeina;
- Individui affetti da ipertensione;
- Coloro che soffrono di tachicardia;
- Soggetti affetti da disturbi d’ansia;
- Bambini.
Consumare dosi eccessive di matcha può causare:
- tremori
- palpitazioni
- nervosismo
E’ fondamentale sottolineare l’importanza di attenersi alle dosi consigliate per evitare che si presentino eventuali effetti collaterali. Inoltre, qualora ci si stia sottoponendo a terapie farmacologiche di qualsiasi tipo, è opportuno chiedere consiglio al proprio medico, al fine di evitare possibili interazioni.
L’assunzione di té matcha può avvenire in qualsiasi momento della giornata, tuttavia si consiglia di non superare i 5 gr al giorno. Questo prodotto contiene una discreta quantità di caffeina, pertanto si sconsiglia di assumerlo la sera.
Nonostante sia conosciuto come il té giapponese, in realtà il tè Matcha ha avuto origine in Cina durante le dinastie Tang (618 – 907 d.C.) e Song (960 – 1279 d.C.). In origine nell’VIII secolo si cuoceva a vapore e lo si essiccava comprimendolo. Furono i monaci zen cinesi successivamente ad iniziare a macinare i mattoncini fino a ridurli in polvere finissima, per poi mescolarla in acqua bollente, creando il tè verde.
Il matcha arrivò in Giappone solo nel XII secolo, quando alcuni monaci giapponesi si recarono in Cina per studiare la meditazione buddhista zen. Scoprirono, così, le foglie di tè verde in polvere. I monaci scoprirono ben presto che il matcha poteva rivelarsi molto utile per la loro meditazione, in quanto, grazie alla presenza di L-teanina, manteneva vigile la mente, lo spirito tranquillo e non aveva effetti sul sistema nervoso.
Quando tornarono in Giappone portarono con loro alcuni semi della pianta del tè e iniziarono a divulgare l’uso del matcha fino a farlo diventare una parte fondamentale della tradizione culturale giapponese. Nel XVI secolo, infatti, avere il proprio maestro del tè diventò il simbolo dell’élite giapponese.
Ad oggi le coltivazioni del tè sono distribuite in tutto il Giappone, soprattutto nelle contee di Shizuoka e Kagoshima. L’introduzione del matcha come ingrediente culinario e la crescente richiesta del mercato globale, hanno generato delle differenziazioni nella produzione e nell’utilizzo. Per esempio, originariamente la raccolta avveniva in primavera, mentre oggi si svolge anche in estate e in autunno, attraverso macchinari specifici e con dei tempi d’ombreggiatura diversi. Inoltre, il té matcha non viene utilizzato solo come bevanda, ma anche come spezia, ingrediente e colorante naturale, grazie al suo colore verde.
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