Tisane e Tè

Spesso i termini “infusi” e “tisane” vengono confusi e utilizzati in maniera imprecisa. Tuttavia, si tratta di due bevande con caratteristiche differenti. Una tisana, in erboristeria, è una preparazione liquida realizzata dall’infusione o dalla decozione di elementi vegetali in acqua calda e può essere preparata con una o più erbe. Il termine infuso, invece, si riferisce al risultato di un processo d’infusione. Diversamente dalla tisana, però, gli ingredienti di un infuso derivano tutti da un’unica pianta e comprendono fiori, frutti e foglie. La differenza tra infusi e tisane sta anche nel metodo di preparazione. Per preparare un infuso, infatti, è necessario versare l’acqua calda direttamente sul preparato, che dev’essere sminuzzato o polverizzato, all’interno di un recipiente. I principali metodi di preparazione di una tisana, invece, sono due: infusione o decozione.

La distinzione principale tra tè e tisane è che mentre il tè è composto solo da piante della stessa famiglia, la tisana è costituita da una miscela complessa e variegata di ingredienti diversi.
La tisana è composta da tre elementi diversi: il rimedio di base (remedium cardinale), che è il principio terapeutico attivo; il rimedio sinergico (coadiuvanti), che favorisce l’assorbimento del rimedio di base; infine, il complemento (constituens), che non fa altro che migliorare la tisana. Si possono utilizzare al massimo sei piante medicinali diverse in una preparazione, che di solito viene sminuzzata e immersa in acqua bollente per 5-10 minuti.

Chiarita la composizione, è chiaro che si tratta di una preparazione che va mescolata con cura e in dosi precise. Mentre il tè ha sempre avuto qualità eccitanti in quantità variabili a seconda della varietà, le tisane possono avere proprietà terapeutiche molto diverse a seconda degli ingredienti: rilassanti, drenanti, dimagranti e così via.

Non bisogna sottovalutare l’importanza dell’acqua, che non deve contenere quantità eccessive di cloro. Di conseguenza, è meglio bere l’acqua di montagna, che contiene pochissimo di questo minerale.

L’acqua deve essere fresca, pura, limpida e, soprattutto, oligominerale: per questo motivo, chi ama preparare tisane in casa dovrebbe investire in un bollitore a temperatura controllata. Gli infusi, invece, vanno sempre preparati con acqua portata a ebollizione a una temperatura compresa tra i 90 e i 95 gradi.

È importante non far bollire troppo l’acqua perché gli effetti sui minerali delle sostanze naturali possono essere particolarmente dannosi. Di conseguenza, l’importante è non far bollire l’acqua per un periodo di tempo prolungato, che riduce la quantità di ossigeno nell’acqua, facendo perdere ai composti aromatici anche il loro profumo originale.

Una volta compreso come preparare una tisana, si pone la questione di quanto tempo lasciare le erbe in infusione, decozione o macerazione. Spesso si pensa che lasciando le erbe in acqua per un periodo prolungato, anche un’ora o due, le sostanze saranno più estratte e quindi la tisana sarà più benefica. Tuttavia, non è sempre così; anzi, può accadere il contrario. Infatti, possono verificarsi fenomeni di ossidazione e precipitazione dei principi attivi estratti, alterando le reali proprietà della tisana.

La regola generale per l’infusione e la decozione della tisana è di 15 minuti.
La macerazione a freddo, invece, richiede più tempo affinché l’acqua penetri nei tessuti vegetali e solubilizzi le sostanze; in genere si consigliano 4-5 ore.
Tuttavia, è meglio seguire le istruzioni riportate sull’etichetta del prodotto acquistato, dove è indicato il metodo di preparazione per ogni singola tisana.

Per cominciare, è importante ricordare che, sebbene le tisane siano un’ottima bevanda per lenire piccoli problemi di disfunzione dell’organismo, non dovrebbero mai e poi mai sostituire una terapia prescritta dal medico. Si consiglia di bere non più di due tazze di tisana al giorno, soprattutto se raddoppiate i dosaggi indicati nella stessa tazza per un effetto più “intenso”. Come per ogni cosa, è sempre meglio non esagerare.

To maintain the beneficial effects of a homemade healing-type herbal tea, it should be consumed within 12 hours.
It is best to prepare it in the morning based on how much you intend to consume throughout the day, store it in a thermos with an airtight seal to keep the heat in, and sip it in small sips throughout the day. Infusions of any kind can be allowed to cool and stored in the refrigerator for up to 2 days in a covered container, such as a bottle with a mechanical stopper.

La miscela di tisane è composta da erbe che sono state opportunamente essiccate per preservarne le proprietà. I principali fattori che influenzano la conservazione sono la temperatura della luce, l’umidità e il grado di sminuzzamento. Per questo motivo, devono essere conservate in contenitori ben chiusi e al riparo dalla luce, preferibilmente in vetro scuro (ambra o blu), in un luogo il più possibile fresco e asciutto: ciò significa tenerle lontane dai fornelli della cucina.

Non c’è limite di tempo, non avendo una vera e propria data di scadenza. Tuttavia, indichiamo su ogni confezione che è meglio consumarlo entro tre anni dalla raccolta, indicando la data entro la quale sarebbe idoneo consumarla. Non preoccupatevi, le tisane scadute non fanno male all’organismo; il problema è che con il passare del tempo perdono freschezza, aroma e proprietà organolettiche.

Se l’infusione delle foglie avviene con acqua calda, anche se lasciamo raffreddare il tè e lo beviamo freddo, esso manterrà le stesse proprietà se bevuto caldo o freddo. Se invece di usare acqua calda per l’infusione, useremo acqua fredda o a temperatura ambiente e la lasceremo riposare per 3-6 ore in frigorifero, a seconda del tipo di tè; non ci saranno differenze percepibili indipendentemente dal modo in cui viene poi consumato.

Uno studio dell’Università di Friburgo pubblicato su Frontiers in Physiology dimostra che le tisane fredde possono accelerare l’attività del nostro metabolismo, aiutandoci a bruciare più calorie rispetto al caldo; tuttavia, questa scoperta contraddice alcune credenze di antiche medicine come la medicina cinese e l’Ayurveda che ci invitano a consumare i pasti con bevande calde in quanto aiutano ad assimilare i nutrienti.