Sommario
L’Artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) è una pianta erbacea perenne originaria dell’Africa meridionale e orientale. Le sue radici essiccate vengono utilizzate per la preparazione di moltissimi fitoterapici, grazie soprattutto alle sue proprietà analgesiche e antinfiammatorie. Nella medicina tradizionale, infatti, è da sempre utilizzata per alleviare infiammazioni e dolori. Sono numerosi gli studi scientifici che confermano le proprietà di questa pianta, soprattutto per quanto riguarda i benefici sull’artrosi e su diversi dolori ed infiammazioni come ad esempio la cervicalgia, il mal di schiena e i dolori reumatici.
In questo articolo vi parleremo degli straordinari benefici dell’artiglio del diavolo, dei suoi usi e delle sue controindicazioni.
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Origini e storia
L’artiglio del diavolo è una pianta originaria dell’Africa meridionale, in particolare della Namibia, del Sud Africa, del Botswana e del deserto del Kalahari. La pianta, infatti, cresce nella savana semidesertica, soprattutto in terreni sabbiosi, ma anche in quelli tendenzialmente rocciosi. La pianta deve il suo nome particolare (Harpagophytum procumbens) all’aspetto ad uncino dei suoi frutti. “Harpagophytum” deriva dalle parole latine “harpago”, che significa “uncino”, e “phyton” che significa “pianta”. “Procumbens”, invece, significa “sdraiarsi” e si riferisce al’andatura strisciante della pianta. Il termine Artiglio del diavolo deriva dal fatto che roditori e altri animali di piccole dimensioni possono restare impigliati tra le spine della pianta, causandosi ferite dolorose che li fanno saltare, tanto da farli sembrare indiavolati.
L’artiglio del diavolo viene utilizzato da secoli nella medicina popolare dalle popolazioni africane come tonico generale, come rimedio contro i dolori e anche come digestivo. In Europa i suoi primi utilizza risalgono, invece, ai primi anni del Novecento, quando veniva usato soprattutto per il trattamento delle patologie reumatiche. Solo nel 1958 un gruppo di ricercatori dell’Università di Jena, in Germania, ha confermato le proprietà antinfiammatorie e antireumatiche in pazienti affetti da artrite. La sua azione terapeutica è dovuta principalmente alla presenza di arpagoside, una sostanza iridoide (cioè un composto derivato dal glucosio) con proprietà antinfiammatorie ed analgesiche.
Componenti e proprietà
Abbiamo accennato nel paragrafo precedente la sostanza principale a cui la pianta deve le sue proprietà terapeutiche. Tuttavia, l’artiglio del diavolo contiene altre sostanze benefiche. I suoi principali componenti sono:
- Iridoidi (0,5-3%) tra cui l’arpagoside;
- Fitosteroli;
- Flavonoidi;
- Triterpeni e diterpeni;
- Acidi fenoli.
Le principali proprietà benefiche della pianta, invece, sono:
- Antinfiammatorie;
- Analgesiche;
- Spamolitiche;
- Anti-reumatiche;
- Amaro-toniche.
A cosa serve l’artiglio del diavolo?
Questa pianta ha dimostrato di avere numerose proprietà benefiche, in grado di alleviare e migliorare i sintomi di molti disturbi. In particolare, è considerata un ottimo rimedio in caso di:
- Artrite e dolori articolari generici;
- Dolori reumatici;
- Dolori lombari;
- Aumento dell’appetito;
- Digestione;
- Dolori addominali.
L’utilizzo dell’artiglio del diavolo come rimedio in caso di osteartrite, dolori muscolo scheletrici e dispepsia, è approvato sia dalla Commissione E tedesca (organo di riferimento per i fitoterapici) che dall’ESCOP (European Scientific Cooperative on Phytotherapy), Cooperativa scientifica europea sulla fitoterapia. Inoltre, dato l’utilizzo di lunga data della pianta terapeutica, il Comitato per i prodotti medicinali fitoterapici dell’EMA (Agenzia Europea dei Medicinali) ha approvato l’efficacia dell’Artiglio del diavolo nel trattamento dei dolori articolari di lieve entità, nei disturbi digestivi e per stimolare l’appetito.
Quando utilizzare prodotti a base di artiglio del diavolo
L’artiglio del diavolo si è dimostrato particolarmente utile in caso di disturbi che provocano dolore e infiammazione, come:
- tendiniti
- artrite e artrosi
- mal di schiena
- mal di testa da artrosi cervicale
- dolori generici alla cervicale
- contusioni
- sciatica
Attualmente in commercio si trovano numerosi prodotti a base di estratti di artiglio del diavolo, eventualmente associati ad altri principi attivi altrettanto benefici. Normalmente i prodotti ad uso topico come pomate e gel, si utilizzano per alleviare gonfiori, rigidità e dolori articolari, mal di schiena, tendiniti, cervicalgia, sciatica.
Sotto forma di integratore, invece, l’artiglio del diavolo è utile per promuovere la salute delle articolazioni e la digestione. A questa pianta, infatti, sono attribuite anche proprietà ipocolesterolemizzanti e ipouricemizzanti, dovute alla presenza di molti principi amari, in grado di stimolare la produzione dei succhi gastrici e della bile.
Artiglio del diavolo: modalità d’uso
Come dicevamo, l’artiglio del diavolo si può utilizzare sia ad uso orale che ad uso topico. Nel primo caso lo troviamo sotto forma di tintura madre, capsule o compresse; nel secondo caso, invece, abbiamo la possibilità di trovare pomate e gel. Le parti della pianta che vengono utilizzate per realizzare i prodotti terapeutici sono le radici secondarie, che possono raggiungere fino i 600 gr di peso.
- Crema gel o unguento: è forse oggi la formulazione più conosciuta ed utilizzata e svolge un’azione topica localizzata sulle parti infiammate o dolenti. Di solito contiene una concentrazione del 10% circa di principio attivo. Inoltre, è perfetta per i massaggi defatiganti dopo l’attività sportiva e in caso di piccoli traumi;
- Estratto secco: l’estratto secco viene utilizzato per le capsule o le compresse, rimedi ideali in caso di nevralgie, dolori articolari e muscolari;
- Tintura madre: si usa come alternativa a capsule o compresse e si assume allungandola in poca acqua;
- Decotto o infuso: l’artiglio del diavolo sotto forma di infuso o decotto è indicato soprattutto per contrastare emicrania, dolori mestruali e per migliorare la digestione. Per ottenere l’infuso è necessario lasciare riposare per qualche minuto un cucchiaio di radice in polvere in una tazza di acqua bollente. Per il decotto, invece, lasciare in infusione uno o due cucchiaini di radice sminuzzata in una tazza di acqua bollente per almeno 5 ore.
Controindicazioni ed effetti collaterali
L’assunzione per via orale dell’artiglio del diavolo è considerata sicura se non vengono superati i dosaggi raccomandati. Questa pianta, infatti, presenta diversi effetti collaterali e controindicazioni. Alcuni principi attivi contenuti nella sua radice favoriscono la secrezione della bile e dei succhi gastrici, pertanto i prodotti a base di artiglio del diavolo sono sconsigliati in caso di ulcere gastriche, gastrite e calcoli alla cistifellea.
Avendo un effetto ipoglicemizzante se ne sconsiglia l’uso anche ad individui affetti da diabete in cura farmacologica. Inoltre, questa pianta interagisce con i farmaci anticoagulanti ed ha un effetto ipotensivo, pertanto è sconsigliata nel caso in cui il soggetto sia sottoposto a questo tipo di terapia.
L’artiglio del diavolo, inoltre, è sconsigliato in caso di allattamento e gravidanza, in quanto può stimolare le contrazioni uterine.
Per quanto riguarda l’uso cutaneo, non ci sono particolari controindicazioni se non evitarne l’uso in caso di allergia alle piante della famiglia delle Pedaliacee.
I possibili effetti collaterali, sebbene rari, sono:
- nausea e vomito
- diarrea
- mal di testa
- dolori addominali
- acufeni
- problemi mestruali
- variazioni della pressione sanguigna
In conclusione
L’artiglio del diavolo, conosciuto anche come arpagofito, è una pianta ricca di principi attivi e di proprietà benefiche per il nostro organismo, in particolare antinfiammatorie e analgesiche.
Inoltre, se associata ad altri elementi ugualmente salutari, amplifica i suoi effetti. Ecco perchè noi di Nutraly abbiamo creato per te un integratore naturale ideale per il benessere delle articolazioni a base di artiglio del diavolo, Boswellia, Ribes nigrum e Spirea: il Nutrajoint!
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