Griffonia: dormire bene non è mai stato così semplice!

La Griffonia è una pianta appartenente alla famiglia delle Leguminosae (o Fabaceae). Si tratta di un arbusto sempreverde originario dell’Africa centro-occidentale e particolarmente apprezzato per le sue proprietà benefiche. Questa pianta, infatti, grazie ai suoi principi attivi, è utile per contrastare diversi disturbi, come la depressione, l’ansia e l’insonnia. A questo scopo si utilizzano i semi della Griffonia per la creazione di integratori sotto forma di capsule, compresse o soluzioni idroalcoliche, disponibili nelle erboristerie e nei rivenditori specializzati.

Ma perchè questa pianta è così utilizzata in fitoterapia? Quali sono i suoi principali benefici e le sue controindicazioni?

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Cos’è la Griffonia?

La Griffonia simplicifolia, conosciuta anche con il nome di “fagiolo africano” è una pianta legnosa appartenente alla famiglia delle Fabacee. E’ originaria delle aree tropicali e umide dell’Africa centro-occidentale e si trova principalmente in Ghana, Costa d’Avorio e Togo. La denominazione “fagiolo africano” deriva proprio dal luogo d’origine della pianta e dalla forma dei suoi baccelli.

L’arbusto sempreverde può raggiungere i 3 metri di altezza e i suoi frutti sono costituiti da baccelli che contengono numerosi semi a forma discoidale, di colore nerastro quando raggiungono la completa maturazione. La raccolta dei semi avviene proprio quando i baccelli della Griffonia giungono a piena maturazione. Successivamente, le sementi vengono sottoposte ad un processo di macinazione, elaborazione e polverizzazione per estrarre il principio attivo 5-idrossitriptofano (5-HTP), un prezioso amminoacido precursore della serotonina.

L’estratto secco dei semi maturi della pianta è presente soprattutto negli integratori alimentari per i disturbi dell’umore, per la regolarizzazione del ritmo sonno-veglia e per la fame nervosa.

Origini e storia

Originariamente la Griffonia veniva utilizzata quasi esclusivamente nell’ambito dell’antica medicina africana. Infatti, si utilizzavano le foglie per guarire le ferite e il succo estratto in caso di stipsi e come rimedio per i disturbi renali.

Nello specifico, il decotto a base di foglie di Griffonia era considerato un trattamento efficace in caso di vomito e di disfunzioni sessuali. Dalla corteccia, invece, si ricavava una poltiglia da applicare proprio come un cerotto sulle ferite lievi.

La scienza iniziò ad interessarsi alla pianta africana solo negli anni ’80, quando si iniziò ad utilizzare il triptofano sintetico per il trattamento della depressione e dell’insonnia. Il triptofano è un aminoacido essenziale, ossia che non viene sintetizzato dal nostro corpo ma deve essere introdotto attraverso l’alimentazione. Questa sostanza contribuisce a diverse funzioni nell’organismo, tra cui la formazione della serotonina, un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dell’umore, del sonno e della fame. Per questo motivo l’assunzione di triptofano è utile per favorire il benessere mentale ed il rilassamento.

Tuttavia, la FDA (Food and Drug Administration) ne vietò presto l’utilizzo, in seguito alla comparsa di reazioni avverse piuttosto importanti dopo l’assunzione dell’amminoacido di sintesi. Solo in seguito si scoprì che gli effetti collaterali erano stati causati da sostanze estranee contaminanti contenute in una fornitura di triptofano di sintesi, ma il divieto all’uso di integratori a base di triptofano sintetico rimase.

Questo incentivò la ricerca a trovare fonti naturali di triptofano, che scoprì, così, le proprietà terapeutiche della Griffonia. Da quel momento la pianta venne introdotta nella fitoterapia occidentale moderna.

Componenti e proprietà della Griffonia

I semi della Griffonia contengono alte concentrazioni di 5-idrossitriptofano (o 5-HTP) che, dopo aver raggiunto il sistema nervoso centrale ed essersi trasformato in serotonina, è in grado di incrementare le quantità disponibili dell’ormone del buonumore. La serotonina, a sua volta, è un precursore della melatonina, l’ormone che ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.

I principali componenti della pianta di Griffonia sono:

• 5-HTP (5-idrossi-triptofano);
• Sostanze di tipo indolico: acido indol-3-acetilaspartico, 5-idrossi-3-indolacetico;
• Sostanze amidacee di riserva.

Quando risulta utile, quindi, l’assunzione di Griffonia? Questa pianta è utile principalmente per:

• Rilassarsi
• Regolarizzare l’umore
• Favorire il sonno

Quali sono i benefici della Griffonia?

Sebbene gli studi controllati per valutare l’efficacia della pianta negli esseri umani non siano ancora completi, sappiamo che la Griffonia contiene alcuni principi attivi importantissimi per il benessere dell’organismo. Di seguito, vediamo quali sono le sue principali proprietà e quali sono gli studi scientifici effettuati fino ad oggi.

Depressione e umore

Uno squilibrio della serotonina può incidere sull’umore, facilitando la comparsa di forme depressive. La Griffonia è in grado di incrementare la produzione di serotonina nell’organismo. Il 5-HTP, il componente più importante della Griffonia simplicifolia, è noto, infatti, per i suoi effetti antidepressivi e di miglioramento dei disturbi dell’umore. Pertanto l’assunzione della pianta può essere utile per contrastare i sintomi di lievi stati depressivi. 

In uno studio effettuato su 15 donne affette da depressione resistente ai farmaci convenzionali, il 5-HTP ha dimostrato di migliorare notevolmente i sintomi del disturbo. Tuttavia, attualmente ancora non sono stati eseguiti studi clinici relativi alla Griffonia o ai suoi estratti. Tutte le ricerche effettuate sull’uomo, infatti, sono limitate agli studi sul principio attivo.

Gli esperti sostengono che siano necessari ulteriori studi specifici prima di raccomandare il 5-HTP come trattamento per la depressione, ma i dati emersi sono piuttosto promettenti.

Mal di testa ed emicrania

Le cause scatenanti degli attacchi di emicrania sono tutt’ora molto dibattute, alcuni ricercatori sostengono che possano essere innescati da bassi livelli di serotonina. In effetti, molti farmaci per il trattamento dell’emicrania servono ad aumentare la serotonina. Inoltre, gli studiosi hanno scoperto che il 5-HTP può contribuire a ridurre la frequenza degli attacchi di emicrania.

In uno studio effettuato su 374 bambini affetti da emicrania, la Griffonia assunta in quantità di 50 mg due volte al giorno (insieme ad altri integratori, tra cui triptofano, vitamina PP e B6) ha ridotto il numero, la lunghezza e l’intensità dei sintomi del mal di testa.

Un altro studio condotto su 49 persone, ha scoperto che una formulazione di Tanacetum parthenium, Griffonia simplicifolia e magnesio ha contribuito a ridurre i sintomi dell’emicrania del 50%.

In un’altra ricerca su 124 persone, gli esperti hanno confrontato la capacità del 5-HTP e della metisergide (un comune farmaco per il mal di testa) di prevenire l’emicrania. Hanno così scoperto che l’integrazione quotidiana con 5-HTP per sei mesi ha contribuito a prevenire o a ridurre notevolmente il numero di attacchi di emicrania nel 71% dei partecipanti.

Miglioramento della qualità del sonno

l 5-HTP è un precursore della serotonina, che a sua volta è un precursore della melatonina, l’ormone responsabile del regolamento del ciclo sonno-veglia. Gli integratori a base di Griffonia influenzano l’accrescimento di melatonina nel corpo, aiutando a contrastare l’insonnia, ma anche a stimolare il corretto funzionamento del sistema immunitario.

La somministrazione combinata di rimedi a base di 5-HTP e dell’acido gamma-aminobutirrico (GABA) può ridurre notevolmente il tempo necessario per addormentarsi, aumentare le ore di sonno e garantire soprattutto una migliore qualità del riposo.

Diversi piccoli studi clinici, hanno dimostrato che il 5-HTP derivato dalla Griffonia simplicifolia, ha contribuito a ridurre la gravità dell’insonnia.

In uno studio effettuato su 45 bambini, è stata somministrata una bassa dose di 5-HTP (precisamente 2 mg/kg al giorno) prima di coricarsi. Dopo 6 mesi di trattamento, l’80% dei bambini ha riscontrato una prevenzione dei terrori notturni.

Regolarizza il peso corporeo

Il 5-HTP viene convertito in serotonina nel cervello. È stato dimostrato che un aumento dei livelli di serotonina influenza il cervello diminuendo l’appetito. Il 5-HTP e la Griffonia, quindi, potrebbero essere efficaci nell’aumentare la sensazione di sazietà e, di conseguenza, mangiare meno e perdere peso. I carboidrati, inoltre, aumentano i livelli di serotonina nel cervello. L’integrazione con 5-HTP, quindi, può limitare il desiderio di dolci.

In uno studio effettuato su 20 donne, è stato somministrato un estratto di Griffonia simplicifolia tramite spray. I soggetti hanno sottolineato un aumentato di sazietà e una diminuzione del peso corporeo.

In un altro studio clinico di 2 settimane, sono stati coinvolti 25 diabetici in sovrappeso senza restrizioni dietetiche. I pazienti che hanno ricevuto 5-HTP hanno dimostrato una ridotta assunzione di calorie, carboidrati e grassi rispetto al placebo. Inoltre, i soggetti che hanno ricevuto 5-HTP hanno diminuito il proprio peso corporeo e i livelli di glicemia, insulina ed emoglobina glicata.

Molti altri studi hanno confermato che il 5-HTP è in grado di aumentare la sensazione di pienezza e, di conseguenza, di favorire la perdita di peso nelle persone in sovrappeso.

Migliora i sintomi della fibromialgia

Sembra che i rimedi a base di Griffonia possano alleviare la sintomatologia dolorosa ai muscoli e alle articolazioni provocata dalla fibromialgia. Tale condizione pare, infatti, sia riconducibile ad un deficit di serotonina, pertanto l’assunzione di fitopreparati contenenti il 5-HTP consentirebbe di riportare a livelli ottimali l’ormone del buonumore.

Uno studio in doppio cieco condotto su 50 pazienti con sindrome da fibromialgia primaria, ha confermato che il trattamento con 5-HTP ha migliorato notevolmente tutti i parametri clinici studiati. Inoltre, sono stati segnalati solo effetti collaterali lievi e transitori.

Sicuramente sono necessari ulteriori studi per capire e confermare l’efficacia del 5-HTP nei pazienti affetti da fibromialgia primaria, tuttavia i risultati delle prime ricerche sono certamente promettenti.

Allevia i sintomi della menopausa

Il passaggio dalla fertilità alla menopausa è provocato dalla riduzione del flusso ormonale di estrogeni. Questo cambiamento provoca diversi sintomi: vampate di calore, risvegli notturni frequenti, insonnia, irritabilità. Il livello degli ormoni comporta una modifica dei livelli di serotonina.

Grazie alle sue proprietà, la Griffonia è risultata efficace nel contrastare sintomi come l’insonnia e la depressione lieve menopausale, pertanto potrebbe essere una soluzione preventiva utile.  

Come usare la Griffonia

Come abbiamo visto, i rimedi fitoterapici a base di Griffonia si utilizzano come trattamento per diversi disturbi. I prodotti contenenti l’estratto della pianta medicinale si trovano sotto forma di:

• Estratto secco (capsule o compresse);
• Tintura madre;
• Semi interi essiccati.

Controindicazioni ed effetti collaterali

La regolare assunzione di Griffonia è considerata sicura e non provoca particolari effetti collaterali, se non in rari casi. Sono pochi, infatti, i casi di persone che in seguito all’assunzione della pianta, hanno presentato:

• meteorismo
• bruciore di stomaco
• nausea
• arrossamento della pelle

Tali effetti collaterali sono dovuti principalmente alla necessità del corpo di abituarsi alla nuova sostanza, pertanto in genere spariscono totalmente in poche settimane. Tuttavia, per ridurre la comparsa di problematiche digestive è consigliato assumere il rimedio durante i pasti.

E’ sconsigliata l’assunzione di prodotti a base di Griffonia in associazione sia con farmaci antidepressivi (SSRI o IMAO) che con i medicinali ad azione sedativa-ipnotica, comprese le benzodiazepine. In questi casi, infatti, potrebbe verificarsi un eccessivo incremento dei livelli cerebrali di serotonina, causando seri disturbi come tremori, agitazione e confusione.

Attualmente non ci sono sufficienti informazioni scientifiche che dimostrino la sicurezza della griffonia durante la gravidanza o l’allattamento, pertanto se ne sconsiglia l’uso.

In presenza di particolari situazioni fisiche o disturbi importanti, si raccomanda di consultare il proprio medico di fiducia prima di iniziare con l’assunzione di fitoterapici a base di Griffonia.

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