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Echinacea: aiuta le tue difese immunitarie!

L’Echinacea è una pianta originaria del Nord America, particolarmente utilizzata nella fitoterapia grazie alla sue proprietà immunostimolanti. Dalle sue radici, infatti, si ottengono degli estratti molto importanti che favoriscono l’aumento delle difese immunitarie dell’organismo. Per secoli l’Echinacea è stata utilizzata come vero e proprio antibiotico naturale, soprattutto per quanto riguarda il trattamento delle malattie respiratorie.

Le sue proprietà erano già note agli indiani d’America, tuttavia è solo da qualche anno che, grazie agli studi scientifici, è stata confermata la sua efficacia nei confronti degli agenti patogeni. L’Echinacea svolge principalmente tre tipi di azioni: immunostimolante, antinfiammatoria e antivirale.

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Cos’è l’Echinacea?

L’Echinacea è una grande pianta erbacea perenne originaria dell’America del nord, Messico, Louisiana e Florida. Questa pianta, che può superare il metro e mezzo di altezza, presenta 9 specie diverse. Tuttavia, quelle più note sono tre:

  • Angustifolia: si trova principalmente in America, ma è molto diffusa anche in Europa. Le sue foglie sono ricoperte da una folta e sottile peluria e i suoi fiori sono di colore rosa o violaceo;
  • Purpurea: cresce principalmente nelle foreste e presenta foglie ruvide ovali. I suoi fiori sono di colore violetto;
  • Pallida: cresce nelle praterie ed è la più difficile da trovare. I suoi fiori, infatti, sono bianchi come la neve.

In Italia l’Echinacea viene coltivata sia a scopo terapeutico sia a scopo ornamentale. In erboristeria si possono trovare le radici e le parti aeree della varietà purpurea, grazie alle loro importanti proprietà, quali:

  • Immunostimolanti
  • Antinfiammatorie
  • Cicatrizzanti

Un po’ di storia

L’Echinacea appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Il suo nome deriva dalla parola greca “echinos”, che significa riccio. Osservando la parte centrale del fiore, infatti, possiamo vedere delle spine color rosso scuro, molto simili a quelle del riccio di terra.

Questa pianta proviene dalle enormi praterie del Nord America, dove viene chiamata “Elk Root”, cioè radice dell’alce. La leggenda, infatti, narra che gli Indiani d’America abbiano scoperto le proprietà dell’Echinacea proprio osservando gli alci che, quando erano malati, ruminavano i fiori della pianta. Le tribù dei Cheyenne, dei Pawnee e dei Lakotah-Siux erano solite utilizzare l’Echinacea per contrastare il mal di gola e la tosse oppure la usavano come analgesico. Inoltre, queste popolazioni pensavano che avesse poteri soprannaturali, in quanto riusciva a contrastare moltissimi veleni di serpente. Solo nel 1916, tuttavia, è stata riconosciuta come pianta officinale.

L’uso dell’echinacea in Europa, invece, risale al XVIII secolo. Fu il dottor H.C.F. Meyer ad utilizzarla per la prima volta nel 1870, creando il famoso preparato “Mayer’s Blood Purifier”. Il medico, infatti, era fermamente convinto che il suo fosse un rimedio utile per la purificazione del sangue. 

Nel 1913 venne pubblicato un rapporto sull’aumento della fagocitosi dei batteri della tubercolosi. Oltre al supporto del sistema immunitario, però, gli estratti di Echinacea sono stati utilizzati anche per guarire le ferite, soprattutto le infezioni come la sifilide e ferite settiche.

Attualmente l’interesse per l’uso terapeutico di questa pianta, si concentra sul suo potere immunostimolante e antinfiammatorio, in particolare nel trattamento e nella prevenzione del raffreddore, dell’influenza e di altre infezioni delle vie respiratorie superiori. Diversi studi in vitro e in vivo hanno evidenziato gli effetti immunologici di molti preparati a base di Echinacea.

Proprietà benefiche dell’Echinacea

Come vi abbiamo accennato, questa particolare pianta serve dunque a prevenire malattie da raffreddamento, alleviare sintomi influenzali, contrastare infezioni recidivanti (come cistiti o candida vaginale) e, per uso topico, a contrastare ferite, ulcere, scottature, afte e dermatiti.

Moltissimi studi su cellule e su animali da laboratorio hanno confermato che l’Echinacea agisce sul sistema immunitario, rendendolo più veloce a reagire agli stimoli esterni, aumentando la sua capacità di produrre sostanze come gli anticorpi. Inoltre, pare incrementare la fagocitosi, un meccanismo con cui le cellule del sistema immunitario hanno il compito di neutralizzare agenti estranei, come batteri, funghi, virus e cellule anomale. Nella fitoterapia, quindi, viene utilizzata per aumentare l’efficacia delle difese immunitarie naturali dell’organismo.

L’Echinacea possiede importanti principi attivi: glicoproteine, polisaccaridi, derivati dell’acido caffeico, alcaloidi, flavonoidi, antociani. In particolare, l’echinaceina, un derivato dell’acido caffeico, è in grado di stimolare il sistema immunitario e svolgere un’azione antibatterica, fungicida e antivirale. Inoltre, l’echinacea agisce come antiossidante, eliminando i radicali liberi e inibendo il danno cellulare causato dallo stress ossidativo. I flavonoidi, invece, contribuiscono principalmente alla sua azione antinfiammatoria. Molto importanti sono anche le sue proprietà antivirali, agevolate dalla presenza di acido caffeico e cicorico, che impediscono ai virus di attaccare le cellule sane.

Usi dell’Echinacea

Le innumerevoli proprietà benefiche dell’Echinacea consentono di utilizzarla per diverse problematiche. Di seguito, vediamo quali sono i principali disturbi che possono essere trattati con questa pianta.

Mal di gola

Le proprietà antinfiammatorie, antivirali e antibatteriche dell’Echinacea risultano utili per ridurre il dolore derivato da una lieve faringite.

Difese immunitarie

L’Echinacea ha un effetto immunostimolante determinato da un incremento dell’attività delle cellule che reagiscono alle aggressioni degli agenti patogeni e contribuiscono alla loro distruzione.

Raffreddore e problemi alle vie respiratorie

L’azione antivirale e immunostimolante della pianta permette di utilizzarla anche nella prevenzione e nel trattamento delle patologie da raffreddamento.

Morsi di serpente

Diversi studi hanno confermato la capacità dell’Echinacea di inibire l’enzima ialuronidasi. Questo enzima viene usato dai batteri per degradare l’acido ialuronico, ma anche sotto forma di veleno da animali invertebrati (come scorpioni ed api) e vertebrati (come serpenti). Questi veleni contengono grandi quantità di ialuronidasi, che ne facilita la diffusione e la pericolosità. L’Echinacea, quindi, agendo su questo enzima, provoca una resistenza alla diffusione e può  contribuire a limitare le conseguenze di un morso di un serpente.

Ulcere e ferite

L’Echinacea svolge un’azione cicatrizzante e riepitelizzante. Queste proprietà, unita all’azione antisettica e antiossidante, permette di utilizzare la pianta ad uso esterno, per ulcere, ferite infette, ustioni e dermatiti. Inoltre, la capacità di inibire la destrutturazione dell’acido ialuronico e di favorire la guarigione delle ferite, fa pensare ad un possibile impiego contro le rughe della pelle.

Febbre

La febbre non è altro che una forma di difesa. L’organismo, infatti, innalza la temperatura interna per uccidere virus e batteri. Per questo motivo, non andrebbe contrastata sul nascere assumendo farmaci antipiretici, ma solo quando la temperatura si alza molto.

L’Echinacea può aiutare l’organismo a combattere l’infezione, soprattutto assumendo l’estratto secco abbinato ad altri immunostimolanti naturali, come l’astragalo.

Herpes labiale

Essendo un potente antivirale naturale, l’Echinacea può essere utile anche nella prevenzione dell’herpes labiale. Si tratta di un virus piuttosto fastidioso, che rimane all’interno dell’organismo per poi manifestarsi in modo più o meno violento quando le difese si abbassano o si è sottoposti a stress, sbalzi ormonali, dieta squilibrata, ecc.

Pertanto, chi è predisposto all’herpes può prevenire l’abbassamento delle difese immunitarie in alcuni periodi più rischiosi, come ad esempio nei giorni che precedono il ciclo mestruale.

Controindicazioni 

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riconosce l’azione immunostimolante della pianta nel trattamento del raffreddore e delle infezioni alle vie respiratorie superiori. Inoltre, riconosce l’efficacia nel trattamento delle vie urinarie, nel miglioramento della cicatrizzazione delle ferite e nel trattamento delle infiammazioni cutanee.

L’azione immunostimolante dell’Echinacea non deve essere sottovalutata nel caso in cui si ha a che fare con patologie autoimmuni o per coloro che hanno subito un trapianto di uno o più organi e che fanno uso di terapie immunosoppressive. La pianta, infatti, potrebbe reagire negativamente se si assumono farmaci come i corticosteroidi o la ciclosporina.

Inoltre, è sconsigliato l’utilizzo insieme al paracetamolo, i quanto potrebbe aumentare il rischio di tossicità epatica. In caso di gravidanza, invece, pur non avendo studi scientifici che dimostrano mutamenti nello sviluppo dei feti, sarebbe meglio non utilizzarla, soprattutto nel primo trimestre.

Anche nei bambini sembrerebbe non avere controindicazioni d’uso. Tuttavia, l’Agenzia britannica di controllo sui farmaci sconsiglia la somministrazione di Echinacea ai bambini con età inferiore ai 12 anni per il rischio di reazioni allergiche.

In conclusione

Le proprietà benefiche dell’Echinacea sono ormai confermate da diversi studi scientifici. Oggi sempre più persone si rivolgono alla fitoterapia per contrastare numerosi disturbi. La consapevolezza di assumere un prodotto naturale che non ha effetti collaterali (o comunque ne ha meno e molto più lievi rispetto ai farmaci tradizionali) è alla base di questa scelta. La natura ci offre innumerevoli soluzioni, usate fin dall’antichità, ma riemerse solo negli ultimi decenni.

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