Spirea

Spirea: l’azione antinfiammatoria della “regina dei prati”

La spirea, o spiraea, è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae. La specie Ulmaria, o Olmaria, in particolare, viene utilizzata soprattutto come rimedio antinfiammatorio e diuretico, utile contro dolori articolari e stati febbrili. Questa varietà, detta anche “spirea bianca” o “regina dei prati”, infatti, contiene numerosi principi attivi, in particolare tannini, molecole alle quali vengono attribuite le proprietà antinfiammatorie della pianta.

Ma quali sono le proprietà benefiche della spirea? In quali casi è utile il suo consumo e quali sono le sue controindicazioni?

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Cos’è la spirea

La spirea, il cui nome scientifico è Spiraea ulmaria o Filipendula ulmaria, è una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Rosaceae. E’ originaria dell’Asia e dell’Europa, tuttavia non è diffusa nei Paesi mediterranei. Cresce soprattutto in zone umide, fino ai 1500 metri di altitudine. I suoi fiori profumati di color bianco crema, sono disposti a grappolo e sbocciano durante l’estate.

Il nome botanico di questa pianta deriva dal greco “speira”, a causa della forma particolare dei suoi frutti a spirale. Ulmus, invece, è un termine legato alla somiglianza delle foglie della pianta con quelle dell’olmo.

Grazie alle sue proprietà terapeutiche, viene considerata una sorta di aspirina naturale con pochissime controindicazioni, utile per la cura di stati dolorosi e infiammatori.

Tipologie di spirea

In erboristeria e in fitoterapia si utilizza la varietà spirea ulmaria, tuttavia esistono diverse altre varietà di questa pianta, coltivate principalmente a scopo ornamentale, grazie alle loro splendide fioriture. Le varietà più utilizzate per questo scopo sono:

  • Spiraea betulifolia;
  • Spiraea rosa o spirea bumalda;
  • Spiraea vanhouttei o spirea bianca;
  • Spiraea japonica;
  • Spiraea arguta;
  • Spiraea billardii.

Queste diverse piante si differenziano per dimensioni, caratteristiche del fogliame e fioritura.

Coltivazione della pianta

Le piante di spirea sono originarie dell’Europa e dell’Asia e, come abbiamo visto, possono essere coltivate in giardino a scopo ornamentale. In questo caso si possono acquistare piante già sviluppate, oppure procedere attraverso la semina a fine inverno.

La Filipendula ulmaria ama i luoghi umidi e freschi, pertanto il luogo ideale per farla crescere dev’essere ombreggiato e riparato dal sole diretto e dal vento. Inoltre, il terreno deve essere ben drenato e preferibilmente alcalino e le innaffiature devono essere abbondanti, soprattutto durante la stagione calda.

La pianta di spirea deve essere concimata dalla primavera fino a metà autunno, soprattutto se coltivata in vaso e non ha quindi modo di captare autonomamente i nutrienti dal terreno. La potatura, infine, viene effettuata in autunno, rimuovendo tutte le parti secche della pianta.

Normalmente le piante di spirea sono piuttosto resistenti all’attacco di parassiti, tuttavia è bene prestare attenzione alle malattie fungine tipiche degli ambienti umidi.

Proprietà terapeutiche

I fiori e le sommità fiorite della spirea vengono utilizzate in fitoterapia soprattutto per le loro proprietà antinfiammatorie, spasmolitiche e diuretiche.

La Filipendula ulmaria, infatti, contiene:

  • derivati salicilici;
  • vitamine;
  • tannini;
  • flavonoidi;
  • olio essenziale;
  • sali minerali.

Come abbiamo accennato precedentemente, la spirea è considerata una sorta di aspirina naturale. L’acido acetilsalicilico presente nel farmaco antinfiammatorio, infatti, è ottenuto proprio a partire dall’acido salicilico presente nella spirea e in altre specie, come ad esempio il salice.

I salicilati sono responsabili dell’inibizione di particolari enzimi, chiamati ciclossigenasi e, quindi, dell’inibizione della sintesi delle prostaglandine (PGE2), coinvolte nell’infiammazione e nel dolore correlato ad essa. Ecco perchè rimedi naturali come la spirea risultano efficaci nel ridurre gli stati infiammatori e il dolore acuto o cronico.

Quando si può usare la spirea

La spirea si può utilizzare in numerosi casi. Vediamoli di seguito:

  • febbre
  • mal di testa
  • artrosi
  • artrite reumatoide
  • dolori articolari
  • mal di denti
  • cervicale
  • mal di schiena

A differenza dei farmaci antinfiammatori di sintesi, la Filipendula ulmaria non provoca gli effetti collaterali gastrointestinali tipici dei FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei).

I preparati a base di spirea vengono utilizzati anche per favorire la diuresi e per il trattamento della cellulite.

Inoltre, a livello topico, la spirea può essere usata per le proprietà cicatrizzanti e astringenti.

Forme in cui si utilizza

Attualmente in commercio la spirea si trova facilmente sotto diverse forme:

  • Infuso;
  • Tintura madre (Soluzione Idroalcolica);
  • Estratto secco (titolato 0,2-1,9% in flavonoidi).

Proprietà della spirea

Vediamo ora quali sono le principali proprietà della pianta.

Proprietà antinfiammatorie

Grazie alla presenza di un’alta concentrazione di salicina, un principio attivo simile all’Aspirina, la spirea è efficace contro le infiammazioni che provocano dolori articolari, come ad esempio artrosi e reumatismi. I salicilati derivati dall’acido salicilico, infatti, agiscono come antinfiammatori, alleviando i disturbi causati dall’infiammazione.

Proprietà analgesiche e antipiretiche

La presenza di salicina è importante anche per alleviare il mal di testa e la cefalea. Inibendo la sintesi delle prostaglandine, responsabili del dolore e dell’infiammazione, la salicina attenua i fastidi e agisce come antipiretico in caso di febbre. Inoltre, riduce i dolori ossei e i sintomi da raffreddamento, tipici degli stati influenzali. La spirea viene utilizzata anche per contrastare il mal di denti e i dolori mestruali.

Proprietà drenanti

Grazie all’azione drenante, la spirea aiuta a combattere la cellulite e gli edemi. Questo processo avviene grazie alla presenza dei flavonoidi nella pianta e grazie all’azione vasoprotettrice che, fluidificando il sangue, decongestiona il sistema circolatorio. La disintossicazione dell’organismo tramite l’eliminazione delle scorie metaboliche, che trattengono i liquidi, permette di prevenire la comparsa della ritenzione idrica.

Studi scientifici

Le ricerche sulla spirea ulmaria effettuate fino ad oggi hanno confermato che i salicilati presenti nella pianta hanno un’azione simile a quella dell’aspirina e aiutano a lenire l’irritazione e il gonfiore, oltre ad alleviare i dolori. I salicilati sono risultati efficaci soprattutto in caso di artrite.

Al contrario dell’aspirina che può causare ulcere gastriche se assunta in dosi elevate, i principi attivi presenti nella spirea aiutano anche a proteggere lo strato interno dello stomaco e dell’intestino, garantendo allo stesso tempo un’azione antinfiammatoria.

Controindicazioni ed effetti collaterali

In genere l’assunzione di spirea, se effettuata seguendo le dosi consigliate, è considerata sicura. L’olmaria, infatti, non presenta particolari effetti collaterali, tuttavia l’uso prolungato e ad alti dosaggi potrebbero irritare la mucosa gastrointestinale negli individui con infiammazioni all’apparato digerente.

L’uso di preparati a base di spirea è controindicato in caso di sensibilità ai salicilati e nei soggetti affetti da favismo, una patologia provocata da un deficit della glucosio-6-fosfato deidrogenasi.

L’utilizzo di spirea è sconsigliato se si soffre d’asma (poichè potrebbe aggravarla causando spasmi polmonari) e se si assumono contemporaneamente farmaci antiaggreganti e anticoagulanti oltre a antidiabetici, ACE inibitori e altri medicinali convenzionali.

L’olmaria, infatti, contiene molecole simili al trisalicilato di magnesio e colina e al salsalato, pertanto potrebbe aumentare l’efficacia e gli effetti collaterali dei medicinali che li contengono. Inoltre, questa pianta riduce la velocità di eliminazione dei narcotici e quindi anche in questo caso potrebbe aumentare l’efficacia e gli effetti collaterali dei medicinali che li contengono.

Sembra che la spirea possa stimolare le contrazioni uterine, pertanto è altamente sconsigliata in gravidanza, poichè la sua assunzione potrebbe aumentare il rischio di aborto.

I possibili effetti collaterali sono:

  • nausea
  • sensazione di malessere ai polmoni
  • rash cutanei.

Inoltre, un’assunzione prolungata potrebbe causare altri effetti collaterali come:

  • perdite di sangue nelle feci
  • vomito
  • acufeni
  • problemi renali 

E’ bene sottolineare che, in caso di trattamenti in corso con farmaci specifici, è bene consultare il proprio medico prima di assumere prodotti a base di spirea.

In conclusione

La spirea, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e diuretiche, è considerata un ottimo rimedio naturale per il trattamento di numerosi disturbi infiammatori.

Inoltre, se associata ad altri elementi ugualmente salutari, amplifica i suoi effetti. Ecco perchè noi di Nutraly abbiamo creato per te un integratore naturale ideale per il benessere delle articolazioni a base di Spirea, Ribes nigrum, BoswelliaArtiglio del diavolo: il Nutrajoint!

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