gambe gonfie

Gambe gonfie: cause e rimedi

Il senso di gonfiore e di pesantezza alle gambe può colpire qualsiasi persona adulta e, talvolta, può influire sulla routine quotidiana, rendendo faticose le attività e i movimenti più semplici. La sindrome delle gambe gonfie e pesanti riguarda principalmente le donne ed è spesso accompagnata da abitudini o abbigliamento sbagliati, sbalzi ormonali, una vita sedentaria e naturalmente anche la stagione calda. Le gambe sono gli arti che sorreggono tutto il corpo, sopportando, quindi, ogni giorno tutto il peso dello scheletro, dei muscoli, degli organi e dei liquidi presenti nell’organismo.

In questo articolo vogliamo approfondire l’argomento, individuando le cause e i rimedi più efficaci contro le gambe gonfie, ma soprattutto indicando quali sono i consigli per prevenire questo disturbo.

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Gambe: il nostro apparato locomotorio naturale

Come vi abbiamo accennato precedentemente, le gambe sono le nostre colonne portanti, in quanto sorreggono tutto il nostro corpo. I maggiori problemi alle articolazioni e alla circolazione sanguigna si hanno proprio negli arti inferiori e questo non è certamente un caso. Infatti, in ogni momento della nostra vita, siamo sottoposti all’inevitabile azione della forza di gravità. Pertanto, tutti i pesi cadono verso il basso, quindi verso le nostre gambe, il nostro apparato locomotorio naturale.
Infatti, attraverso un complesso sistema di muscoli, tendini, cartilagini e ossa, grazie al metabolismo convertono l’energia potenziale degli zuccheri in energia cinetica. Questa ci permette di camminare, correre, saltare e quindi muovere tutta la nostra struttura.

Il sistema anca-ginocchio-piede è un sistema di leve strutturato per accumulare energia cinetica nelle cosce e sprigionarla poi a comando, indirizzandola in un unico punto (la fascia plantare), ottimizzandola al meglio e sfruttandola per muoversi, ma anche per aiutare la circolazione sanguigna.

E’ proprio grazie al movimento, infatti, che si attiva quella che viene chiamata ‘pompa muscolare’. Una parte dell’energia cinetica viene recuperata dal nostro fisico ed utilizzata per indirizzare il sangue verso il cuore, migliorando il ritorno venoso. Ecco perchè è importantissimo avere una regolare attività fisica.

Camminando regolarmente, correndo, muovendoci in maniera costante, aiutiamo la nostra circolazione sanguigna, sfruttando la pompa muscolare per prevenire l’accumulo del sangue nelle gambe.

Possibili cause delle gambe gonfie

Quando gli arti inferiori sono colpiti da gonfiore innaturale, questo può essere associato a un dolore diffuso alle gambe, più o meno intenso, a un formicolio persistente, a crampi notturni e ad astenia. Nella maggior parte dei casi, le gambe gonfie sono la conseguenza di un accumulo di fluidi (ritenzione idrica) o di un’infiammazione associata a traumi o a malattie delle articolazioni.

In generale, le gambe possono gonfiarsi per i seguenti motivi:

  • Insufficienza venosa e/o problemi circolatori correlati (trombosi, varici, ecc.);
  • Stasi linfatica;
  • Grasso in eccesso;
  • Condizioni non patologiche temporanee o transitorie.

Talvolta, possono unirsi più cause scatenanti, come nel caso del lipo-linfedema, ad esempio.

In qualche caso il problema è temporaneo e sintomo di una condizione acuta (una Trombosi Venosa Profonda), o dipeso da un corredo genetico avverso (le varici), o stili di vita malsani (il lipo-linfedema causato dall’obesità grave).

Insufficienza venosa

Si tratta di una condizione in cui il sangue venoso periferico, di ritorno al cuore, non ritorna come dovrebbe, ristagnando parzialmente negli arti periferici (quasi sempre, le gambe). Questo provoca un netto peggioramento del sistema venoso, che è diviso a sua volta in vene superficiali (sopra la fascia muscolare) e vene profonde, (che scorrono invece sotto i muscoli). Il trasporto del sangue refluo (ossia che scorre dai piedi verso il cuore) è svolto proprio dalle vene profonde ed è naturalmente ostacolato dalla gravità. Per far sì che funzioni correttamente, l’organismo si aiuta con alcuni ausili meccanici, tra cui la pompa muscolare e delle particolari valvole venose che impediscono al sangue di ritornare indietro verso il basso.

La ‘soletta di Lejars’ è una parte del piede (in corrispondenza della pianta) in cui scorrono una grande quantità di vasi venosi. Ad ogni passo che facciamo, questa zona si comporta esattamente come una spugna: si riempie e si svuota, aiutando il sangue a risalire. Il resto del lavoro è compiuto dai muscoli del polpaccio, che spremono le vene durante il passo.

Tuttavia, per funzionare correttamente, questo meccanismo ha bisogno di un’attività di camminata regolare e costante. Naturalmente l’ereditarietà gioca un ruolo importante nei problemi vascolari alle vene. Le varici non si ereditano, ma si eredita il corredo genetico che regola l’elasticità e la qualità generale delle vene.

I sintomi più comuni dell’insufficienza venosa sono: formazione di varici o capillari ben visibili, gonfiore cronico accompagnato da dolorepesantezza delle gambeformicolii e crampi. Nei casi più gravi, si può arrivare alla formazione di ulcerazioni croniche, che purtroppo non si possono guarire a causa della pessima vascolarizzazione delle lesioni.

Stasi linfatica

La linfa è un liquido trasparente, composto principalmente da proteine, prodotto dagli organi, ed è uno scarto del normale metabolismo. Viene riversata nello spazio interstiziale, dove viene assorbita da una rete di sottilissimi vasi: il sistema linfatico. Il sistema linfatico ha il compito di drenare la linfa di scarto e di riversarla poi nel circolo venoso, permettendo al nostro organismo di bilanciare i rapporti idrici. Lungo tutto il sistema linfatico, ci sono dei piccoli organismi, chiamati linfonodi. Il loro compito principale è quello di immagazzinare sia le informazioni genetiche sui microbi, sia la produzione dei linfociti (cioè gli anticorpi). Questi ultimi, vengono poi mandati in tutto il corpo al momento del bisogno.

Il sistema linfatico ogni giorno riesce a drenare circa due litri di linfa, che normalmente viene prodotta da una persona adulta sana. Se subisce un danneggiamento, oppure risulta malformato per colpa di difetti congeniti (primitivi), anche il drenaggio della linfa e la risposta immunitaria ne risentono immediatamente.

Un accumulo eccessivo di linfa, che non riesce più ad essere efficacemente drenata, si chiama linfedema. Esso può colpire ogni parte del corpo, tuttavia spesso si concentra sugli arti periferici, e in particolare su quelli inferiori. Si tratta di una patologia cronica spesso grave, che ad oggi purtroppo non conosce una cura definitiva.

Il sintomo principale del linfedema è un rigonfiamento anomalo della zona del corpo afflitta da stasi linfatica. In principio, il rigonfiamento si presenta soffice ed indolore, per poi indurirsi col tempo. Nei casi gravi, la stasi linfatica può dare origine a serie infezioni (linfangiti), dermatiti croniche e macerazioni della pelle.

Grasso in eccesso

L’obesità è un disturbo patologico, causato da un accumulo esagerato di grasso, sparso in tutto il corpo più o meno uniformemente. Questa condizione ha pesanti ripercussioni funzionali: infatti, c’è una precisa correlazione tra la diminuzione dell’aspettativa di vita e lo stato d’obesità. Durante la sua storia, l’uomo ha sempre dovuto lottare per lo più per la mancanza di cibo, ma con l’era industriale e la globalizzazione le cose sono decisamente cambiate. Con l’inizio della disponibilità di grandi quantità di cibo a prezzi accessibili quasi a tutti, l’obesità è diventata una delle condizioni più diffuse nei Paesi, soprattutto quelli economicamente avanzati.

L’accumulo eccessivo di grasso causa un aumento importante di una serie di patologie correlate, molte delle quali cardiovascolari. Inoltre, il grasso in eccesso ovviamente pesa sugli arti inferiori, causando un enorme sovraccarico a ginocchiapiedi e caviglie. Il peso elevato e il dolore provato dai pazienti obesi, porta al loro immobilismo e ad una drastica diminuzione della loro attività fisica. Questo, a sua volta, causa un deficit deciso del meccanismo della pompa muscolare, con conseguente probabilità di sviluppare un’insufficienza venosa. L’eccessiva presenza di grasso, specie quello localizzato sulle gambe, può causare un’anomala compressione sui vasi linfatici, presenti sopra la fascia muscolare. Nei casi più gravi, questo può causare un lipo-linfedema, con conseguente rigonfiamento da stasi linfatica.

Il lipedema è una particolare patologia, quasi esclusivamente femminile, che causa un accumulo incontrollato di grasso localizzato in precise parti del corpo. Si tratta di una patologia di origine presumibilmente genetica, che causa un accrescimento di adipe anomalo esclusivamente su cosce, fianchi, glutei, caviglie e, in alcuni casi, anche braccia. L’accumulo non riguarda mai piedi, mani, volto e tronco del corpo, a differenza dell’obesità.

Il grasso accumulato per colpa del lipedema è impossibile da smaltire per l’organismo.

Gambe gonfie: quali sono i rimedi?

Ora che abbiamo visto quali sono le principali cause del gonfiore e della sensazione di pesantezza alle gambe, vediamo quali sono i consigli per trattare e prevenire questo disturbo. Naturalmente nel caso di patologie gravi connesse o altri problemi che impediscono di seguire questi consigli preventivi, è fondamentale rivolgersi a medici esperti, che vi forniranno le soluzioni adeguate al vostro caso. Ecco i consigli per migliorare o prevenire il gonfiore alle gambe:

  • Cercare di contenere quanto più possibile l’aumento fisiologico del proprio peso, attraverso una dieta adeguata e una regolare attività fisica;
  • Camminare regolarmente, almeno 30 minuti al giorno;
  • Mettere un cuscino sotto le gambe quando si dorme o si sta sdraiati in posizione supina;
  • Evitare l’uso di tacchi alti;
  • Se per lavoro si è obbligati a stare molte ore in posizione ortostatica, cioè fermi in piedi), è opportuno farsi prescrivere ed indossare le calze elastiche mediche;
  • Se si viaggia spesso in auto o in aereo, è necessario decomprimere il più possibile le gambe, evitando di stare per molte ore nella stessa posizione;
  • Bere il giusto quantitativo d’acqua ogni giorno;
  • Se si soffre di insufficienza venosa cronica, è opportuno seguire ogni giorno la terapia elastocompressiva, oppure si deve optare per risolvere chirurgicamente il problema;
  • Se si soffre di linfedema, è necessario indossare regolarmente il tutore elastico, oltre ad effettuare periodici controlli col Medico Linfologo e regolari sedute di Terapia Complessa Decongestionante;
  • Se si è affetti da lipedema, indossare regolarmente la calza elastica e valutare eventualmente la risoluzione chirurgica del problema.

Gambe gonfie: quando rivolgersi al medico?

Quando le gambe rimangono gonfie per molto tempo è il caso di rivolgersi al proprio medico. Se, invece, il gonfiore alle gambe si presenta come conseguenza ad un trauma o è associato a segnali che possano far pensare a problemi ai polmoni o al cuore (come difficoltà respiratoriadolore al petto, svenimenticapogiri) è consigliato rivolgersi al più vicino pronto soccorso per effettuare gli accertamenti necessari.

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