riso rosso fermentato

Riso rosso fermentato: tieni a bada il tuo colesterolo!

Il riso rosso fermentato proviene dall’antica tradizione cinese ed è oggi utilizzato in tutto il mondo come rimedio naturale per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. Anche se spesso viene confuso con il riso rosso, in realtà i due sono prodotti completamente differenti: se il riso rosso viene coltivato a scopo alimentare, quello fermentato si ottiene dalla fermentazione del riso bianco con il lievito Monascus purpureus (chiamato anche lievito rosso) proprio allo scopo di ricavarne integratori alimentari utili per il colesterolo. Se troppo elevato, infatti, il colesterolo rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, prima causa di morte nei Paesi occidentali. Il riso rosso fermentato ha degli effetti importantissimi sull’apparato cardiocircolatorio, tuttavia i suoi benefici interessano anche altri aspetti della salute.

In questo articolo scopriremo tutti i benefici di questo prodotto e anche le sue controindicazioni.

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Cos’è il riso rosso fermentato?

Il riso rosso fermentato è un integratore naturale, utilizzato come alternativa naturale ai farmaci di sintesi per l’abbassamento del colesterolo ed è uno dei pochi la cui efficacia è stata dimostrata clinicamente.

Come abbiamo accennato, esso si ottiene dalla fermentazione del classico riso bianco da parte di particolari lieviti (solitamente Monascus purpureus, ma anche M. pilosus, M. floridanus, M. ruber e Pleurotus ostreatus). Da questa fermentazione hanno origine dei composti medicinali chiamati monacoline, di cui la K e la KA sono le principali. La monacolina K, in particolare, è una molecola con una struttura chimica simile alla lovastatina, ossia una statina di sintesi utilizzata per il trattamento delle ipercolesterolemie.

E’ proprio grazie alle monacoline, che il riso rosso fermentato viene utilizzato efficacemente per ridurre i livelli di colesterolo e proteggere la salute del cuore. Tuttavia, studi recenti suggeriscono che questo integratore abbia anche un’azione antidiabetica, antiaterosclerotica, antiobesità e antiipertensiva.

Una meta-analisi di 15 studi ha confrontato l’efficacia delle statine di sintesi (farmaci per abbassare il colesterolo) e quella del riso rosso fermentato, concludendo che quest’ultimo risulterebbe:

  • più efficace nell’abbassare i trigliceridi;
  • di efficacia equivalente nell’abbassare il colesterolo cattivo LDL e nell’aumentare il colesterolo buono HDL;
  • meno efficace nell’abbassare il colesterolo totale.

Origini e storia

Le origini del riso rosso fermentato risalgono all’800 a.C. Tutto ebbe inizio in Cina, più precisamente durante la dinastia cinese Tang, quando il riso rosso veniva consumato quotidianamente come alimento alla base della dieta. Veniva fatto fermentare con il ​Monascus purpureus e usato poi per produrre il famoso vino rosso di riso, una ricetta millenaria.

Nella tradizione cinese, il riso rosso è da sempre considerato prezioso sia in ambito alimentare che in quello medico, grazie alle sue proprietà. Durante la dinastia Ming (1368-1644) la farmacopea cinese l’ha riconosciuto come alimento benefico per la salute dell’uomo.

Oggi il riso rosso fermentato è apprezzato in particolare per l’azione inibitoria che svolge nei confronti del colesterolo.

Principi attivi

Il riso rosso fermentato contiene dal 25% al 73% di carboidrati (soprattutto amido), dal 14% al 31% di proteine, dal 2% al 7% di acqua e dall’1% al 5% di acidi grassi. Inoltre, contiene anche steroli, isoflavoni, polichetidi e pigmenti (come rubropunctamina e monascorubramina).

La fermentazione del lievito da parte dei microrganismi, produce diversi composti bioattivi, che risultano benefici per la salute. Tra questi, i più importanti sono le monacoline e i pigmenti. Le monacoline presenti nell’alimento sono almeno 13 e hanno note qualità ipolipemizzanti. In base alle condizioni di fermentazione e del tipo di lievito utilizzato, infatti, si creano diversi tipi di monacolina. Tra queste, la più studiata è la monacolina K, in quanto presenta una struttura uguale al farmaco lovastatina, utilizzato per la cura dell’ipercolesterolemia.

La monascuspiloina (un pigmento giallo) e la rubropunctatina (un pigmento rosso), invece, sembrano essere potenzialmente utili per aumentare l’efficacia dei trattamenti antitumorali.

Proprietà e benefici del riso rosso fermentato

Sicuramente la proprietà principale di questo alimento è quella che riguarda l’abbassamento del colesterolo. Tuttavia, il riso rosso fermentato è in grado di apportare effetti positivi anche ad altre parti del corpo.

I suoi benefici, infatti, includono:

  • miglioramento della salute del cuore e prevenzione delle malattie cardiache (come infarti e ictus);
  • liberazione delle vie respiratorie;
  • riduzione del rischio di sindrome metabolica;
  • diminuzione dell’infiammazione;
  • riduzione del rischio di cancro;
  • miglioramento del sistema immunitario grazie all’azione antiossidante contro i radicali liberi;
  • diminuzione dello stress grazie alle proprietà calmanti dell’acido gamma-amminobutirrico.

Colesterolo

Il riso rosso fermentato ha la capacità di abbassare il colesterolo cattivo (LDL) e i trigliceridi e di aumentare, invece, il colesterolo buono (HDL) nel sangue. Inoltre, può aiutare a prevenire l’aumento di peso e a mantenere sotto controllo i livelli di enzimi epatici e leptina.

Secondo una meta-analisi di studi, condotta su 6.663 pazienti, dosi giornaliere di riso rosso fermentato da 3 a 24 mg, hanno ridotto il colesterolo cattivo LDL in media di 39 mg/dl. La diminuzione del colesterolo LDL è certamente legata anche ad una riduzione simile del colesterolo totale, dell’apolipoproteina B plasmatica e della proteina C-reattiva ad alta sensibilità.

Inoltre, la monacolina K aiuta a migliorare la funzione endoteliale, o la flessibilità e l’adattabilità dei vasi sanguigni, indispensabile per mantenere una buona salute vascolare e cardiaca.

Cuore

Uno studio condotto su quasi 5.000 pazienti che avevano già subìto un infarto, ha scoperto come l’integrazione a lungo termine con lievito di riso rosso abbia ridotto di un terzo i tassi di mortalità e dimezzato il rischio di un nuovo infarto.

Un altro studio cinese ha coinvolto 1.445 pazienti di età compresa tra 65 e 75 anni, tutti con precedente infarto del miocardio. I soggetti che hanno assunto riso rosso fermentato per 4 anni hanno avuto un rischio ridotto di malattie coronariche (31%), mortalità (31,9%), ictus (44,1%), necessità di un bypass coronarico o di un intervento coronarico percutaneo (48,6%) e tumori maligni (51,4%) rispetto al placebo.

Una meta-analisi di 30 studi RCT, ha confermato che l’assunzione di riso rosso fermentato ha ridotto la mortalità e i disturbi cardiovascolari avversi più gravi, rispettivamente del 38% e del 46%. Inoltre, ha ridotto la glicemia a digiuno, l’emoglobina glicata e l’insulino-resistenza, il colesterolo totale e LDL, i trigliceridi e la pressione sanguigna.

Sindrome metabolica e glicemia

Il riso rosso fermentato si è dimostrato utile per la gestione dell’obesità e della sindrome metabolica, ossia un insieme di condizioni che possono portare all’insorgenza di gravi malattie croniche, come ictus, diabete e patologie cardiache. La sindrome metabolica prevede la presenza di almeno tre condizioni contemporanee, tra cui ipertensione, obesità addominale, glicemia alta o insulino-resistenza, trigliceridi alti e livelli di colesterolo buono (HDL) bassi.

Le persone affette da sindrome metabolica, inoltre, sono soggette a condizioni infiammatorie croniche. Tuttavia, alcuni studi hanno rivelato che il riso rosso fermentato può essere un aiuto efficace per il trattamento e la prevenzione di alcuni di questi fattori di rischio.

Uno studio di 18 settimane effettuato su soggetti con sindrome metabolica, ad esempio, ha scoperto che un integratore contenente lievito di riso rosso è in grado di ridurre la glicemia, i livelli di insulina e la pressione sanguigna massima.

Cancro

Attualmente le ricerche sono limitate agli studi sugli animali e in provetta, tuttavia queste suggeriscono che il riso rosso fermentato possa ridurre la crescita e la diffusione delle cellule tumorali. La monascuspiloina, infatti, sarebbe in grado di provocare la morte delle cellule tumorali e renderle più sensibili alle radiazioni delle radioterapie.

Uno studio condotto su topi con cancro alla prostata, ha scoperto che, somministrando il lievito di riso rosso, il volume del tumore è diminuito notevolmente.

I ricercatori ad oggi stanno studiando anche altri due composti del lievito di riso rosso, ossia la rubropunctatina e la monacolina L.

La rubropunctatina, infatti, sembra in grado di bloccare la telomerasi, un enzima che permette ai tumori di metastatizzare e di spostarsi in tutto il corpo. La monacolina L, invece, sembra aumentare il tasso di apoptosi (morte cellulare) nel tumore.

Come tenere sotto controllo il colesterolo

Come abbiamo visto, le monacoline contenute nell’estratto di riso rosso fermentato, avendo una struttura chimica molto simile a quella delle statine (farmaci ipocolesterolemizzanti), agiscono allo stesso modo. Gli integratori che contengono questa sostanza vegetale, quindi, favoriscono una riduzione della produzione di colesterolo, contribuendo a tenerlo sotto controllo. Tuttavia, è fondamentale seguire anche una dieta alimentare equilibrata e adeguata, limitando o evitando determinati cibi ricchi di colesterolo, come:

  • Grassi animali (burro, lardo, strutto, panna);
  • Oli vegetali saturi;
  • Frattaglie (fegato, cervello, reni);
  • Insaccati ad elevato tasso di grassi saturi;
  • Latte intero o condensato, yogurt intero e formaggi con alti livelli di grassi saturi.

Assunzione di riso rosso fermentato

In base agli studi effettuati fino ad oggi, gli effetti dell’assunzione di riso rosso fermentato per l’abbassamento del colesterolo si presentano entro 6-12 settimane. Tuttavia, sarà eventualmente il medico di fiducia a consigliare di proseguire o meno il trattamento.

E’ bene sottolineare che la maggior parte degli studi clinici ha avuto una breve durata (4-12 settimane), pertanto la valutazione degli effetti collaterali a lungo termine è piuttosto limitata. Secondo i risultati di uno studio, il riso rosso fermentato sarebbe sicuro anche per l’uso a lungo termine (in questo caso 4 anni).

Controindicazioni ed interazioni con i farmaci

In caso di gravidanza, allattamento o ipersensibilità ai componenti del prodotto, è altamente sconsigliato utilizzare integratori di riso rosso fermentato. Inoltre, i soggetti con disturbi muscolari (come la miastenia grave) dovrebbero evitare il lievito di riso rosso, in quanto la monacolina K potrebbe peggiorarne i sintomi.

E’ importante sottolineare che in caso di terapie in atto con qualsiasi farmaco convenzionale, è consigliato chiedere il parere del proprio medico prima di iniziare l’assunzione di riso rosso fermentato. In particolare, i farmaci che interagiscono con la lovastatina non dovrebbero essere assunti insieme al riso rosso fermentato.

Effetti collaterali

Il riso rosso fermentato è un prodotto naturale ed efficace, tuttavia non totalmente privo di effetti collaterali. Se assunto ad alte dosi e per periodi prolungati, infatti, può provocare effetti collaterali simili a quelli delle statine, come:

  • tossicità muscolari;
  • cefalee;
  • bruciore allo stomaco o esofagite;
  • nausea;
  • gonfiore intestinale e flatulenze;
  • miopatie;
  • perdita di memoria.

Inoltre, il suo utilizzo costante determina anche un abbassamento dei valori di ubiquinone (coenzima Q10), una molecola antiossidante fondamentale per il nostro organismo.

La lovastatina è nota anche per sopprimere il sistema immunitario, il che la rende utile in caso di malattie autoimmuni, ma può rendere più difficile combattere le infezioni.

E’ bene specificare che solitamente le persone che assumono riso rosso fermentato come integratore riscontrano meno effetti collaterali rispetto a quelle che assumono lovastatina.

Conclusioni

L’uso degli integratori contenenti riso rosso fermentato può contribuire efficacemente al mantenimento dei normali livelli di colesterolo nel sangue.

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