Sommario
L’equiseto è una pianta officinale appartenente alla famiglia dell’Equisetacee. E’ conosciuta in tutto il mondo anche con il nome di “coda cavallina”, per la somiglianza delle sue foglie con la coda dei cavalli. Fin dagli antichi greci e romani, la pianta di equiseto è stata utilizzata a scopo terapeutico, grazie alle sue innumerevoli proprietà curative. E’ nota, infatti, per le sue qualità vasoprotettrici, diuretiche e depurative e rappresenta un valido aiuto per la salute delle ossa. Tuttavia, in fitoterapia è utilizzata soprattutto per la sua efficacia nel rinforzare unghie e capelli. I suoi effetti benefici sono dovuti principalmente alla presenza di sali minerali e nutrienti, sostanze indispensabili per la salute del nostro organismo.
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Che cos’è l’equiseto?
L’equiseto, il cui nome botanico è Equisetum arvense, è da sempre conosciuta anche come “coda di cavallo”, “coda cavallina” o “erba cavallina”. Il suo nome, infatti, è di origine latina ed è composto dalle parole “equi” (cavallo) e “setum” (coda). L’epiteto arvense deriva, invece, dal latino arvum, ossia campo, riferito al tipico habitat della pianta. Si tratta di una pianta erbacea antichissima, tanto da essere considerata un fossile vegetale. Già 400 milioni di anni fa, infatti, la terra era popolata da equiseti giganti, alti come alberi. Sono stati proprio i resti di queste piante che nel tempo hanno dato vita ai giacimenti di carbone fossile nel sottosuolo.
Da sempre gli equiseti sono diffusi in tutti i continenti, ad eccezione di Oceania e Antartide. Infatti, essi crescono spontanei in quasi tutte le zone umide del mondo, soprattutto ai bordi di fossi, torrenti e stagni. L’equiseto è una pianta che non produce fiori e che si riproduce attraverso le spore (come i funghi). La maggior parte della pianta non è visibile: i fusti, infatti, crescono sotterranei, dove si ramificano orizzontalmente. Il rizoma della pianta emette fusti cavi e nodosi, molto simili a quelli del bambù, che possono raggiungere fino i due metri di altezza.
Origini e storia
Già nell’antichità l’equiseto veniva utilizzato come diuretico e antiemorragico. La pianta, infatti, ha un’azione diuretica, grazie alla presenza di flavonoidi. I sali minerali presenti potenziano l’azione e rendono la pianta particolarmente indicata in caso di gonfiori causati da ritenzione, cellulite e cistite. Il silicio, in particolare, contribuisce ad eliminare le scorie metaboliche. I minerali, invece, stimolano la produzione di collagene, sostanza che aiuta a mantenere i tessuti tonici, previene la formazione di rughe e contribuisce a rendere elastica la pelle. Inoltre, l’equiseto è un valido aiuto per la salute delle ossa. È dimostrato, infatti, che una bassa concentrazione di silicio può causare la demineralizzazione dell’osso e contribuire all’osteoporosi.
Fin dagli antichi greci e romani questa pianta veniva prescritta in caso di tubercolosi e di infezioni. Il medico romano Galeno affermava che l’equiseto, pianta amara e astringente, fosse in grado di guarire anche gravi ferite e bloccare le emorragie nasali. Inoltre, era efficace nel combattere la dissenteria e le ulcere intestinali. Si pensa che i Sumeri utilizzassero l’equiseto per curare edemi e ferite subite in battaglia. Anche gli antichi medici cinesi lo usavano per trattare ferite, emorroidi e artrite.
E’ solo in epoche più recenti che la pianta è stata utilizzata come medicamento diuretico, efficace nel guarire le patologie della vescica e dei reni. Nicholas Culpeper, erborista inglese del XVII secolo, riconosceva alla pianta proprietà antiemorragiche, cicatrizzanti e antiulcera.
Proprietà dell’equiseto
Gli usi tradizionali più diffusi dell’equiseto sono come diuretico e come trattamento in caso di infezioni genito-urinarie.
Tuttavia, ad oggi la fitoterapia attribuisce alla coda cavallina tante altre proprietà:
- diuretiche;
- emostatiche e cicatrizzanti;
- astringenti;
- connettivo-trofiche;
- antinfiammatorie;
- immunomodulanti;
- lenitive;
- osteoprotettive;
- antibatteriche.
Queste proprietà sono legate alla presenza di moltissimi principi attivi che si trovano nei fusti sterili dell’equiseto: ne sono un esempio alcaloidi, acido silicico, glicosidi, saponine e minerali. Inoltre, la pianta è ricca di composti fenolici, come flavonoidi e acidi fenolici, potenti antiossidanti che bloccano il danno ossidativo alle membrane cellulari. I principali composti fenolici presenti nell’equiseto sono: apigenina, luteolina, flavan-3-olo, kaempferol, isoquercitrina, quercetina, proantocianidine, tannini, acido caffeico.
A cosa serve?
Grazie alle sue innumerevoli proprietà, l’equiseto può costituire un valido aiuto in diversi casi.
Ha effetti diuretici
L’equiseto è una pianta erbacea conosciuta soprattutto per i suoi effetti diuretici e depurativi. Queste sue qualità sono attribuite alla presenza di sali minerali, soprattutto potassio, calcio e magnesio. Ciò lo rende consigliato per l’eliminazione delle scorie metaboliche e per combattere la fastidiosa ritenzione idrica.
E’ remineralizzante per le ossa
Nella pianta sono presenti anche saponine e acidi organici, flavonoidi e tracce di alcaloidi. L’alta concentrazione di minerali e di silicio favorisce l’azione di rimineralizzazione delle ossa, influendo anche sulla salute di capelli, unghie e denti.
Aiuta a lenire le ferite
Una delle proprietà della coda cavallina è l’azione cicatrizzante, efficace per favorire la guarigione di ferite, come piaghe o ulcere cutanee. Anche sulla pelle, infatti, questa pianta sembra avere un effetto rassodante e levigante.
Rinforza capelli e unghie
L’equiseto, grazie al suo alto contenuto di silicio e antiossidanti, sembra avere un’azione benefica sui capelli, sulle unghie e anche sulla pelle. Attualmente sono in corso diversi studi per attestare queste sue proprietà.
Uno studio, ad esempio, ha affermato che l’uso di uno smalto per unghie composto da una miscela di estratto di equiseto e altri attivi, è riuscito a diminuire i sintomi della psoriasi ungueale.
La perdita dei capelli è un fattore che colpisce sia uomini che donne. Tuttavia, nelle donne le cause possono essere diverse: stress, febbre, chirurgia, problemi alla tiroide, parto. In uno studio effettuato su 15 donne affette da problemi di diradamento, l’equiseto insieme ad altri ingredienti ha aumentato notevolmente la crescita, il volume e lo spessore dei capelli.
Un altro studio durato 3 mesi ed effettuato su donne con assottigliamento dei capelli, ha determinato che l’assunzione di 2 capsule al giorno contenenti equiseto essiccato e altri ingredienti ha contribuito ad aumentare la crescita e la forza del capello.
Equiseto e miglio: la combo perfetta per la cura dei capelli
Come l’equiseto, anche il miglio è considerato un ottimo coadiuvante nel trattamento della salute dei capelli e delle unghie, grazie soprattutto alla presenza di vitamine del gruppo B. Il miglio, utilizzato già in epoca romana, è in grado di apportare molti sali minerali all’organismo. Inoltre, contiene i nutrienti adatti per rinforzare capelli e unghie e per migliorarne l’aspetto generale.
Ecco perchè noi di Nutraly abbiamo pensato di creare un integratore completamente naturale a base di miglio, equiseto, L-Metionina, L-Cistina e Zinco gluconato in grado di proteggere e migliorare la salute del capello: il Nutrahair!
Equiseto: controindicazioni ed effetti collaterali
L’equiseto si è dimostrato un prodotto sicuro in adulti sani. Non sono noti, infatti, effetti tossici nell’uomo a seguito dell’uso di questa pianta officinale. Tuttavia, come tutte le piante, anche la coda di cavallo ha delle potenziali controindicazioni.
Innanzitutto si consiglia di non assumere estratti a base di equiseto in caso di sospetta o accertata ipersensibilità al principio attivo e in caso di problemi renali e/o cardiaci. Inoltre, essendo una sostanza ad azione diuretica, non va assunta contemporaneamente ad altri farmaci con la stessa azione.
L’equiseto contiene un componente che consuma la vitamina B1. Pertanto, il suo uso prolungato può causarne una carenza all’interno del nostro organismo.
Normalmente la pianta non produce effetti collaterali gravi. Tuttavia, in alcuni casi possono comparire alcuni effetti minori, come diarrea, disturbi addominali e nausea. In rari casi di ipersensibilità, sono comparsi rash cutanei e dermatite allergica.
Attualmente ci sono ancora poche informazioni per quanto riguarda la sicurezza dell’equiseto in gravidanza e durante l’allattamento. Pertanto non è consigliata l’assunzione della pianta in queste fasi di vita della donna.
In caso di particolari patologie o di assunzioni di specifici farmaci tradizionali, si consiglia di rivolgersi al proprio medico di fiducia prima dell’assunzione di prodotti a base di equiseto.
In conclusione
L’equiseto, grazie al contenuto di numerosi e importanti principi attivi, può essere un efficace aiuto per il nostro organismo. Ecco perchè noi di Nutraly l’abbiamo scelto per il nostro integratore naturale Nutrahair, dedicato alla cura di capelli e unghie. Esso contiene ben 5 principi attivi naturali; aiuta a prevenire la caduta e il diradamento dei capelli perché rafforza il fusto e i bulbi piliferi, grazie alla presenza di acido silicico e proteine che stimolano la produzione di cheratina. Nutrahair associato a una dieta sana ed equilibrata e a uno stile di vita attivo, può essere la soluzione perfetta per te!
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