acido ascorbico

Acido ascorbico: la vitamina dalle proprietà antiossidanti

L’acido ascorbico, meglio noto come vitamina Cappartiene al gruppo delle vitamine idrosolubili, cioè che si sciolgono in acqua. Queste vitamine non possono essere accumulate nell’organismo, ma devono essere assunte attraverso una dieta sana ed equilibrata. Oltre a sciogliersi nell’acqua, l’acido ascorbico è sensibile alle alte temperature, pertanto in caso di cottura in acqua si perde completamente.

La vitamina C è nota per le sue importanti proprietà antiossidanti, che servono a proteggere i grassi polinsaturi dall’ossidazione, combattendo l’ossidazione della vitamina E. Inoltre, favorisce il mantenimento dei vasi sanguigni, la salute delle ossa e dei denti, e partecipa alla sintesi di collagene. Grazie all’azione antiossidante, l’acido ascorbico aiuta anche a potenziare il sistema immunitario e a prevenire il rischio di tumori, soprattutto allo stomaco.

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Cos’è l’acido ascorbico?

 

L’acido ascorbico è un composto idrosolubile che si presenta sotto forma di piccoli cristalli dal sapore acido. L’acidità e la capacità di donare elettroni ad altre sostanze, sono dovute alla sua struttura chimica, composta da 2 gruppi ossidrile (-OH) legati a due atomi di carbonio uniti da un doppio legame (enediolo). E’ proprio questa particolare struttura che permette all’acido ascorbico di offrire facilmente elettroni, soprattutto a metalli come il rame e il ferro.

La vitamina C presente negli alimenti viene assorbita nell’intestino per diffusione passiva a dosi molto elevate. Quando la sostanza è presente in quantità ridotte, invece, si attiva un sistema di trasporto facilitato. Con l’invecchiamento e in presenza di alcune patologie particolari, l’assorbimento si riduce notevolmente.

La carenza prolungata di vitamina C provoca una malattia che un tempo era molto temuta, ossia lo scorbuto (da cui ne deriva il nome acido ascorbico). Tra il 1500 e il 1700,infatti, era comune, soprattutto per i marinai, venire colpiti da questa terribile malattia, che inizialmente si presentava con malessere diffuso e letargia, seguiti dalla comparsa di dolori muscolari, sanguinamento delle gengive, edemi, neuropatia, convulsioni e, infine, morte.

La storia dell’acido ascorbico

Già nei primi anni del ‘600 alcuni medici consigliavano come possibile rimedio per lo scorbuto le arance o il succo di limone. Tuttavia, bisognerà attendere lo scozzese James Lind, medico della marina di Sua Maestà, che a bordo della HMS Salisbury diede inizio al primo studio clinico della storia. Su dodici membri dell’equipaggio malati di scorbuto, Lind testò alcuni dei rimedi indicati: aceto e sidro, acqua di mare, solfato, preparato a base di aglio, arance e limoni. Furono proprio coloro che ricevettero arance e limoni a rimettersi per primi. Nel 1753 Lind pubblicò il suo “Trattato sullo Scorbuto“, sottolineando l’incredibile effetto curativo degli agrumi.

Il grande navigatore Capitano James Cook, nel suo viaggio intorno al mondo, seguì le indicazioni di Lind e perse un solo uomo a causa dello scorbuto. Da allora, per tutto l’800 la marina inglese rifornì i suoi equipaggi con limoni, arance e limette.

Il primo a supporre che lo scorbuto fosse causato da una carenza di un alimento non ancora noto, fu nel 1840 il medico londinese George Budd. Meno di un secolo dopo, nel 1928, il gruppo guidato dal biochimico Albert Szent-Györgyi isolò dei cristalli biancastri di una sostanza che all’inizio chiamarono ignosio, poi, nel 1933, acido ascorbico, proprio per la sua capacità di prevenire e combattere lo scorbuto. Poco dopo, l’acido ascorbico diventò la prima vitamina a essere prodotta per sintesi.

Dagli anni 40, la vitamina C diventò uno dei soggetti di studio preferiti da Linus Pauling, Nobel per la Chimica nel 1954 e Nobel per la Pace nel 1963. Nel 1970 Pauling pubblicò il libro La Vitamina C e il raffreddore“, in cui sosteneva che altissime dosi della vitamina potessero prevenire e curare la malattiaNegli anni successivi gli studi di Pauling sulla vitamina C continuarono, tanto da indicarla come trattamento per patologie cardiovascolari, neurologiche e addirittura per il cancro.

Negli anni ’90 Mark Levine rivisitò i dati degli anni ’50, osservando che la dose necessaria per prevenire lo scorbuto, in realtà, era molto meno di quella necessaria per mantenere una massima efficienza nei processi fisiologici.

In quali alimenti si trova?

Ad oggi, nel nostro paese l’assunzione raccomandata di vitamina C è di 105 mg/die per i maschi e di 85 mg/die per le donne. Per queste ultime sono previste dosi maggiori durante la gravidanza, 100mg/die, e durante l’allattamento, 130 mg/die.

La vitamina C, come abbiamo già detto, deve necessariamente essere introdotta tramite la dieta, poichè l’organismo non è in grado di sintetizzarla. Non è difficile assumerla attraverso la dieta, in quanto la si trova in tutta la frutta e la verdura, ma anche in alcuni tipi di legumi.

Gli alimenti più ricchi di vitamina C sono:

  • frutti di bosco (ribes, mirtilli, lamponi e more);
  • agrumi (arance, limoni, mandarini, cedro);
  • fragole;
  • kiwi;
  • papaya;
  • pomodori;
  • peperoni rossi e verdi;
  • broccoli;
  • rucola;
  • spinaci;
  • cavolo rosso;
  • cime di rapa;
  • cavoletti di bruxelles;
  • patate.

Proprietà e benefici dell’acido ascorbico

La vitamina C ha tantissime proprietà benefiche per il nostro corpo. Le sue principali funzioni sono:

  1. Contribuisce alla crescita e alla riparazione dei tessuti ossei e connettivi;
  2. Contrasta l’invecchiamento;
  3. Facilita l’assorbimento del ferro;
  4. Favorisce la formazione di collagene;
  5. Combatte il raffreddore.

Inoltre, la vitamina C è conosciuta anche per la sua attività di prevenzione e supporto per alcune malattie.

Crescita e riparazione dei tessuti ossei e connettivi

La vitamina C è coinvolta in diversi processi di crescita e di riparazione delle cellule che compongono i tessuti ossei e connettivi. E’ fondamentale, infatti, per il corretto funzionamento del metabolismo delle proteine, cioè i mattoncini usati dal corpo per costruire la struttura delle cellule e degli organi. Ecco perchè una carenza di vitamina C può causare danni alle ossa, ai denti, alle gengive e alle cartilagini.

Invecchiamento cellulare

La vitamina C è un potente antiossidante che aiuta a contrastare e rallentare la formazione dei radicali liberi, una delle cause più rilevanti  dell’invecchiamento delle cellule. I radicali liberi tendono ad accumularsi in diverse situazioni quotidiane, come l’esposizione al sole o l’assunzione di determinate sostanze. L’acido ascorbico rappresenta un aiuto fondamentale per contrastare i loro effetti negativi.

Assorbimento del ferro

La vitamina C serve anche a migliorare l’assorbimento del ferro assunto tramite l’alimentazione, in particolare quello presente negli alimenti di origine vegetale, come broccoli e spinaci. L’acido ascorbico aumenta la biodisponibilità del ferro in questi cibi, ecco perché in alcuni casi si consigliano abbinamenti come agretti (ricchi di ferro) e limone (fonte di vitamina C). 

Formazione di collagene

Uno dei maggiori contributi della vitamina C è il suo ruolo nel favorire la formazione del collagene, una proteina presente nei tessuti della pelle, dei legamenti e dei vasi sanguini, ma anche nelle unghie e nei capelli. Una sua carenza, infatti, è spesso una delle cause della caduta dei capelli nelle donne.

Un adeguato fabbisogno di vitamina C è fondamentale per sintetizzare il collagene. In questo modo aiuta a mantenere la pelle sana e senza macchie, oltre che a favorire la cicatrizzazione di piccole lesioni.

Raffreddore

La capacità della vitamina C di prevenire il raffreddore con il tempo si è rivelata un falso mito. Tuttavia, è stato provato che l’assunzione di vitamina C ha degli effetti benefici sul sistema immunitario. Se è vero che non rende immune, è anche vero che la Vitamina C aiuta a ridurre la durata del raffreddore, accelerando la guarigione. Ecco perchè negli integratori antivirali per il sistema immunitario, l’acido ascorbico risulta tra gli ingredienti principali.

Altri benefici della vitamina C

La vitamina C è tutt’ora sotto gli occhi degli scienziati, che la stanno studiando attentamente per comprendere meglio la sua influenza sulla salute dell’uomo. Infatti, i suoi possibili effetti benefici sono stati testati su numerosi aspetti riguardanti la salute. Tuttavia, nonostante le innumerevoli ricerche, ad oggi il ruolo dell’acido ascorbico nella prevenzione e nel trattamento di alcune malattie rimane molto discusso a causa delle poche dimostrazioni.

Prevenzione e trattamento del cancro

Secondo alcuni studi, i soggetti che assumono molta vitamina C tramite frutta e verdura, hanno un minor rischio di contrarre molti tipi di cancro, come quello ai polmoni, al seno e al colon. Tuttavia, l’assunzione di integratori di acido ascorbico, con o senza altri antiossidanti, non sembra in grado di proteggere le persone dal cancro.

Inoltre, gli effetti della vitamina C sembrano dipendere da come viene somministrata al paziente. Le dosi orali, infatti, non aumentano i livelli ematici di acido ascorbico quanto le dosi endovenose somministrate con le iniezioni e pare non abbiano effetti sull’insorgenza o sulla mortalità del cancro.

Alcune ricerche effettuate su animali e provette suggeriscono che livelli ematici molto alti di vitamina C potrebbero ridurre i tumori. Tuttavia, i risultati non sono sufficienti per confermare questo beneficio.

Malattie cardiovascolari

Sembra che mangiare molta frutta e verdura comporti un rischio inferiore di malattie cardiovascolari. Gli esperti sostengono che il contenuto di antiossidanti di questi alimenti potrebbe favorire questa associazione, dato che il danno ossidativo è una delle principali cause di malattie cardiovascolari. Tuttavia, gli scienziati al momento non hanno alcuna certezza a riguardo.

Un’analisi di 9 studi condotti su 293.172 partecipanti ha rilevato, che dopo 10 anni, le persone che assumevano almeno 700 mg di acido ascorbico al giorno avevano un rischio inferiore del 25% di malattie cardiache rispetto a coloro che non assumevano un integratore di vitamina C.

Un’altra analisi di 15 studi ha indicato che il consumo di vitamina C dagli alimenti e non dagli integratori, sarebbe legato ad un minor rischio di malattie cardiache. Tuttavia non è chiaro se queste differenze siano dovute alla vitamina C o ad altri aspetti dell’alimentazione.

Degenerazione maculare dell’età (AMD) e cataratta

La degenerazione maculare dell’età (DMLE o AMD) e la cataratta rappresentano due delle principali cause di perdita della vista nelle persone anziane.

Secondo i ricercatori la vitamina C non influenza il rischio di sviluppare l’AMD. Tuttavia, gli studi indicano che la vitamina C insieme ad altri nutrienti potrebbe favorire un rallentamento della progressione della patologia.

In uno studio condotto su persone anziane con AMD ad alto rischio di AMD avanzata, coloro che hanno assunto per circa 6 anni un integratore alimentare giornaliero con 500 mg di vitamina C, 80 mg di zinco, 400 UI di vitamina E, 15 mg di beta-carotene e 2 mg di rame, hanno avuto una probabilità minore di sviluppare AMD avanzata. Inoltre, hanno presentato una minore perdita della vista rispetto ai soggetti che non hanno assunto l’integratore.

Alcuni studi indicano che coloro che assumono più acido ascorbico dagli alimenti o dagli integratori presentano un rischio inferiore di sviluppare la cataratta. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche approfondite.

Minor rischio di mortalità

Uno studio condotto su 16.008 adulti del National Health and Nutrition Examination Survey, ha associato concentrazioni elevate di vitamina C nel plasma ad un minori rischio di mortalità specifica per cancro.

Un’altra ricerca ha collegato una carenza di acido ascorbico ad un aumento della mortalità a causa di alcune patologie, come malattie cardiovascolari, malattie cardiache ischemiche e cancro (solo negli uomini).

Riduzione del rischio di gotta

Uno studio effettuato su 1.387 uomini, ha scoperto che coloro che assumevano dosi più elevate di acido ascorbico avevano livelli ematici di acido urico notevolmente inferiori rispetto a quelli che ne assumevano quantità inferiori.

Un altro studio durato ben 20 anni ed effettuato su 46.994 uomini sani, ha indicato che coloro che assumevano un integratore di vitamina C avevano un rischio di gotta inferiore del 44%.

Inoltre, un’analisi di 13 studi ha constatato che l’assunzione di un integratore di vitamina C per 30 giorni ha ridotto significativamente l’acido urico nel sangue, rispetto ad un placebo.

Carenza di vitamina C

Come abbiamo detto precedentemente, la conseguenza principale della carenza di vitamina C è lo scorbuto, una malattia che può causare problemi alle gengive, perdita dei denti, dolori muscolari ed emorragie. Tuttavia, tra i sintomi più comuni che segnalano una carenza di vitamina C troviamo:

  • pelle secca;
  • perdita di capelli;
  • unghie fragili;
  • difficoltà di guarigione per le ferite;
  • lividi;
  • sanguinamento delle gengive;
  • dolore alle articolazioni;
  • debolezza e sonnolenza.

Inoltre, una dieta eccessivamente povera di vitamina C, negli adulti può provocare:

  • stanchezza;
  • debolezza;
  • irritabilità;
  • perdita di peso.

I soggetti affetti da malattie gastrointestinali e alcuni tipi di tumore potrebbero riscontrare una carenza di vitamina C. Tuttavia, si può prevenire consumando quantità corrette di frutta e verdura fresche e, se necessario, intervenire con integratori appositi.

Eccesso di vitamina C

In caso di eccesso di vitamina C, questo è dovuto con più probabilità ad un abuso di integratori piuttosto che causato dalla dieta.

In genere si consiglia di non superare i 2 grammi al giorno. Tra gli effetti collaterali di un eccesso di acido ascorbico troviamo:

  • crampi addominali;
  • bruciore di stomaco;
  • vomito;
  • diarrea;
  • vertigini;
  • mal di testa;
  • vampate di calore;
  • sonnolenza;
  • insonnia;
  • calcoli renali.

Raramente, potrebbe verificarsi anche una conseguente overdose di ferro, poichè la vitamina C ne migliorare l’assorbimento. Tra i sintomi di un eccesso di ferro ci sono dolore agli arti, aritmie, perdita di capelli e ciclo mestruale irregolare.

Acido ascorbico: effetti collaterali e controindicazioni

Gli effetti collaterali della vitamina C interessano perlopiù il tratto gastro-intestinale e sono legati principalmente ad un’assunzione eccessiva. L’acido ascorbico, infatti, a causa della sua acidità, può essere mal tollerato a livello gastrico, soprattutto da coloro che soffrono di gastrite e acidità di stomaco.

 

La sua assunzione orale è considerata sicura quando viene eseguita rispettando i dosaggi raccomandati. E’, invece, controindicata nei soggetti con insufficienza renale cronica, sottoposti a dialisi o in terapia digitalica.

 

Se ne sconsiglia l’assunzione anche in caso di emocromatosi (patologia da eccesso di ferro), poichè l’acido ascorbico è in grado di aumentare l’assorbimento intestinale di ferro. Infine, i pazienti oncologici dovrebbero prestare particolarmente attenzione e chiedere il parere medico, in quanto la vitamina C potrebbe interferire con le terapie farmacologiche in corso.

Interazioni farmacologiche

I livelli di vitamina C nel sangue e i suoi effetti sulla salute si riducono se assunta insieme ad un elevato dosaggio di rame. Quest’ultimo, inoltre, potrebbe invertire l’effetto protettivo del DNA della vitamina C.

L’acido ascorbico può aumentare gli ormoni estrogeni (come estradiolo, estrone, esestrolo), pertanto i soggetti in terapia con estrogeni (compresa la pillola anticoncezionale) dovrebbero prestare molta attenzione.

E’ stato provato che la vitamina C potrebbe abbassare le concentrazioni ematiche di alcuni farmaci, come ad esempio la flufenazina e l’indinavir.

Altre prove cliniche indicano un interazione dell’acido ascorbico con farmaci anticoagulanti come il warfarin, in quanto alte dosi della vitamina possono ridurre l’efficacia del farmaco.

In ogni caso, in presenza di particolari patologie o disturbi si consiglia di rivolgersi al proprio medico prima di iniziare con l’assunzione di vitamina C.

In conclusione

L’uso degli integratori contenenti acido ascorbico può apportare diversi benefici al nostro corpo.

E’ per questo che noi di Nutraly abbiamo creato per te un integratore naturale, progettato per promuove la salute intestinale e aiutare a mantenere l’equilibrio degli organismi presenti nell’intestino, a base di acido ascorbico (vitamina C), Lactobacillus salivarius LS33, Bifidobacterium BGN 4 e Lactobacillus acidophilus LA14: il Nutraflor!

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