finocchio

Finocchio: l’ortaggio dalle proprietà depurative

Il finocchio è uno degli ortaggi più consumati durante i mesi invernali. Infatti, grazie sia al suo gusto delicato e al suo profumo intenso, si tratta di un prodotto piuttosto versatile che può essere utilizzati in tantissimi modi. È noto soprattutto per le sue proprietà depurative, tuttavia i suoi benefici per la salute sono molteplici. Il finocchio è ricco di nutrienti importanti, come vitamine e sali minerali, che lo rendono fortemente digestivo.

In questo articolo vi parleremo di tutte le proprietà e dei benefici di questa gustosa verdura!

 

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Cos’è e cosa contiene

La pianta del finocchio (Foeniculum vulgare) è una pianta erbacea mediterranea che appartiene alla famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere), la stessa di cui fanno parte ad esempio le carote, il coriandolo e il cumino. La coltivazione del finocchio dolce risale al 1500 ed è probabilmente originaria dell’Asia Minore, ma molto diffusa in tutte le zone temperate europee. Inoltre, sappiamo che questo ortaggio era già noto agli egizi, ai greci e gli arabi.

In Italia cresce soprattutto nel centro-sud, grazie alla temperatura non troppo bassa, e si consuma principalmente nei mesi invernali (ottobre-aprile).

Il finocchio è composto da molta acqua ed è molto utilizzato anche nelle diete dimagranti. Infatti, contiene pochissimi carboidrati ed è praticamente privo di zuccheri. I suoi componenti principali sono:

  • potassio;
  • ferro;
  • calcio;
  • fosforo;
  • zinco;
  • sodio;
  • vitamine A, C, E.

Varietà di finocchi

In Italia si possono trovare diverse varietà di finocchio, tuttavia quelle più diffuse in commercio sono quattro:

  • Estivo Rondo: si semina nei mesi più caldi e si raccoglie dopo 60 giorni. E’ caratterizzato da un grumolo bianchissimo e tondeggiante;
  • Invernale Serpico: sopravvive alle temperature più basse. Infatti viene coltivato in autunno e si raccoglie a distanza di 100-120 giorni. Ha una forma grande e tondeggiante;
  • Autunnale Carmo: si semina nei periodi caldi e si raccoglie in quelli freddi (in autunno). Ha una forma tonda ed è particolarmente pesante;
  • Finocchio Romanesco: il suo ciclo richiede circa 120 giorni ed una temperatura mite di circa 10 °C e viene raccolto nei mesi autunnali.

Proprietà nutrizionali del finocchio

Come vi abbiamo precedentemente accennato, il finocchio è particolarmente ricco a livello nutrizionale. I suoi micronutrienti sono fondamentali per il nostro benessere e apportano diversi benefici. I nutrienti principali e i loro benefici sono:

  • Calcio: minerale fondamentale per lo stato di salute delle nostre ossa. Inoltre, è coinvolto nella trasmissione dello stimolo nervoso e nella contrazione muscolare;
  • Potassio: importante per diversi processi fisiologici, come la contrazione muscolare, il mantenimento di un corretto equilibrio idro-salino e la regolazione della pressione arteriosa;
  • Vitamina A: importante per il corretto funzionamento del sistema visivo, per il mantenimento delle cellule epiteliali intestinali e per il funzionamento del sistema immunitario e genitale;
  • Vitamina C: essenziale per il nostro sistema immunitario. Inoltre, è coinvolta nella sintesi del collagene e favorisce l’assimilazione del ferro da parte dei globuli rossi.

Il finocchio, inoltre, contiene polifenoli, in particolare la quercetina, un antiossidante ricco di proprietà antitumorali, l’acido rosmarinico, che facilita la depurazione del fegato e l’apigenina, che possiede proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antiallergiche e antitumorali.

Benefici del finocchio per la salute

Le proprietà del finocchio sono note fin dall’antichità, dove veniva utilizzato per preservare la salute dell’uomo. Di seguito vediamo quali sono i suoi benefici più importanti:

  • Favorisce la digestione: il finocchio aiuta a combattere la stitichezza e contrasta i processi fermentativi che si verificano nell’intestino, alleviando il gonfiore addominale. Inoltre, recenti studi hanno dimostrato l’efficacia del finocchio in caso di sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Infatti, il finocchio è molto utilizzato in fitoterapia: numerosi sono le tisane o i prodotti indicati per migliorare i sintomi legati a meteorismo, flatulenza o digestione lenta che contengono estratti di finocchio o il suo olio essenziale;
  • Aumenta le difese immunitarie: grazie all’elevato contenuto di vitamina C, il finocchio possiede proprietà antibatteriche e immunostimolanti. Per questo motivo aiuta a stimolare le difese dell’organismo e a prevenire o combattere eventuali infezioni;
  • Contrasta l’anemia: i finocchi contengono una buona quantità di ferro, pertanto consumarli spesso soprattutto nel periodo invernale, aiuta a prevenire o contrastare l’anemia;
  • Protegge la salute del cuore: grazie all’alto contenuto di fibre e alla totale assenza di grassi, il finocchio è un alimento perfetto per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Inoltre, contiene acido folico, potassio e vitamina C, tutte sostanze nutritive molto importanti per il benessere di cuore e arterie;
  • Rafforza le ossa: la presenza di sali minerali importanti, quali potassio, calcio e fosforo, permette all’ortaggio di svolgere un’azione di fortificazione delle ossa;
  • Fa bene alla vista: grazie alla presenza di vitamina A, il finocchio ha effetti positivi sulla retina e sulla vista. Inoltre, è una sostanza nutritiva che fa bene anche alla pelle;
  • Aiuta a dimagrire: essendo ricco di acqua e povero di calorie, il finocchio ha proprietà depurative, pertanto favorisce l’eliminazione delle tossine. Inoltre, grazie alla presenza di fibre, aumenta il senso di sazietà. Per questi motivi si tratta di un ottimo alleato in caso di diete ipocaloriche;
  • Protegge il fegato: il finocchio aiuta a proteggere e depurare il fegato ed è un alleato per tutti coloro che soffrono di problemi epatici. Secondo alcuni studi, infatti, l’utilizzo del finocchio migliora tutti i parametri epatici;
  • Ha proprietà estrogeniche e galattogeniche: diversi studi hanno confermato che i finocchi possono aiutare a regolarizzare il ciclo mestruale, aumentare la fertilità e la libido. Inoltre, grazie alla presenza di anetolo, sono utili per stimolare la produzione e la secrezione di latte materno;
  • Allevia i dolori mestruali: il finocchio ha proprietà anti-infiammatorie, anti-nocicettive e anti-spasmodiche. Per questo motivo risulta un aiuto efficace per combattere i dolori mestruali;
  • Combatte ansia e stress: in uno studio del 2012 condotto sui topi, gli esperti hanno confrontato l’effetto ansiolitico dell’estratto di finocchio con quello di un tradizionale farmaco utilizzato per il trattamento di questi disturbi, ottenendo risultati paragonabili. Un altro studio del 2014 ha dimostrato l’attività anti-stress dell’estratto di finocchio nei topi sottoposti ad una forzata attività fisica;
  • Contrasta i radicali liberi e lo stress ossidativo: la presenza di antiossidanti nel finocchio aiuta a contrastare l’eccesso di radicali liberi e lo stress ossidativo. Inoltre, alcuni composti antiossidanti presentano proprietà antitumorali e inibitorie nei confronti della mutagenesi indotta dalle radiazioni solari.

Come scegliere i finocchi

Il consiglio principale per l’acquisto è quello di scegliere finocchi lisci e di colore bianco brillante. Le varie guaine fogliari che lo compongono devono essere particolarmente croccanti e spezzarsi alla pressione. Si consiglia di conservare i finocchi interi in frigorifero, nel cassetto delle verdure. Attenzione, però, a non tenerli lì per troppo tempo in modo da farli raggrinzire.

In Italia in commercio si trovano principalmente due tipi di finocchio: quello dolce e quello amaro (o selvatico). Sebbene appartengano alla stessa famiglia, le due tipologie hanno un sapore leggermente diverso l’uno dall’altro. Inoltre, è opportuno fare una distinzione non scientifica tra finocchio maschio e femmina, che si distinguono per la parte bianca. Il “maschio”, infatti, ha una forma molto più tondeggiante, risultando più corposo, mentre la “femmina” è caratterizzata da una forma più allungata e fibrosa. Il primo è più adatto ad essere consumato crudo, il secondo, invece, risulta più adatto ad essere consumato cotto.

Scegliere la tipologia adatta al tipo di pietanza che si intende preparare è importante al fine di godere al meglio del gusto intenso di questo ortaggio.

Finocchio crudo e cotto: quali sono le differenze?

Il finocchio può essere utilizzato sia crudo che cotto, in base alle proprie preferenze. Tuttavia, come per molti altri alimenti, anche il processo di cottura dei finocchi può causare una perdita importante di vitamine sensibili al calore, come la vitamina C, e la dispersione dei sali minerali nei liquidi di cottura.

La cottura, però, ammorbidisce le fibre presenti ed è una soluzione consigliata per chi ha problemi digestivi o digerisce con difficoltà le fibre. Inoltre, il finocchio cotto ha un maggiore effetto lassativo.

Se si desidera beneficiare a pieno delle sue caratteristiche nutrizionali, consigliamo di consumare il finocchio crudo. Se, invece, si desidera utilizzare il finocchio cotto, consigliamo di cuocerlo per pochi minuti, evitando il contatto diretto con l’acqua (cottura al vapore o in padella per pochi minuti).

Quanto finocchio mangiare?

Una porzione di finocchio, essendo parte della categoria alimentare degli ortaggi, equivale a circa 200 grammi (pesato crudo). Parliamo, quindi, di circa mezzo finocchio di grosse dimensioni o uno intero di piccole dimensioni. Le kilocalorie per 200 gr sono solamente 26. Il periodo migliore per mangiare finocchi è quello autunnale/invernale e di inizio primavera, quando vengono raccolti. 

Essendo ortaggi ipocalorici e ricchi di proprietà benefiche, è possibile mangiarli anche tutti i giorni e ottenere grandi benefici. Il loro effetto principale è quello di migliorare la salute dell’intestino, diminuendo il gonfiore alla pancia e la digestione. Il consumo regolare di finocchio, inoltre, favorisce la depurazione del corpo, in particolare del fegato.

Effetti collaterali e controindicazioni

Come abbiamo visto, il finocchio è ricco di proprietà e sostanze benefiche per la salute. Tuttavia, come tutti gli alimenti che assumiamo, un consumo eccessivo, soprattutto di semi e di tisane al finocchio, è sconsigliato in quanto può causare controindicazioni. I semi di finocchio, infatti, contengono una minima quantità di estragolo, sostanza definita cancerogena dall’INRAN (Istituto Nazionale Ricerca Assunzione Nutrienti).

Escluso l’estragolo, il finocchio potrebbe provocare irritazioni e iperacidità provocate dall’olio essenziale nel caso in cui vi sia un’intolleranza alle sostanze presenti nei semi. Anche per questo motivo, infatti, l’assunzione di finocchio è sconsigliata durante la gestazione e l’allattamento.

Infine, è bene prestare attenzione nel caso di trattamento antibiotico con ciprofloxacina: il finocchio, infatti, riduce l’attività del farmaco, diminuendone l’efficacia.

In conclusione

I benefici del finocchio sono davvero moltissimi, sia se consumato cotto che crudo. E’ importante scegliere prodotti possibilmente biologici, coltivati senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi.

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