fitoterapia

Fitoterapia: il significato di curarsi con le piante

Secondo i dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), attualmente sono circa 4 miliardi di persone al mondo che utilizzano prodotti fitoterapici per curarsi. In pratica, l’80% della popolazione mondiale utilizza la fitoterapia, almeno come prima opzione terapeutica. D’altra parte la natura è ricchissima di piante piene di principi attivi utili al benessere umano. In tutto il mondo, oltre 35 mila specie vegetali possono essere utilizzate a scopo medico. Tuttavia ne esistono altre 420mila di cui si hanno conoscenze piuttosto limitate. Oggi i prodotti fitoterapici si ottengono tramite lavorazioni controllate per garantire le giuste concentrazioni di principi attivi. Inoltre, l’OMS ha dichiarato che il principio attivo del 25% dei farmaci di sintesi in commercio deriva dalle piante. Questo significa che anche l’industria farmaceutica utilizza (in parte) i fitoterapici per integrarli nei prodotti medicinali tradizionali. Ma cos’è esattamente la fitoterapia? Per cosa si utilizza e quali effetti comporta?

In questo articolo cercheremo di rispondere in maniera quanto più chiara possibile a tutte queste domande, senza tralasciare le controindicazioni che anche le piante possiedono. Continuate a leggere per saperne di più!

Cos’è la fitoterapia

La fitoterapia è una pratica che si serve di erbe e piante per la prevenzione e il trattamento di diversi disturbi e malattie. Il termine fitoterapia deriva dal greco, phytón therapéia, il cui significato è “cura con la pianta”. Non è considerata una medicina alternativa, ma piuttosto una branca della farmacoterapia, che utilizza le piante e gli estratti vegetali per la cura del corpo e il benessere generale. A differenza dell’omeopatia, infatti, la fitoterapia si basa sulle evidenze scientifiche che dimostrano le proprietà benefiche delle piante officinali. 

Questa disciplina ha origine antichissime: è stata, infatti, la prima forma di medicina utilizzata dall’uomo e oggi, grazie agli studi scientifici, suscita sempre più interesse alla comunità medica, tanto da diventare una vera e propria disciplina universitaria parallela alla biomedicina.

Le specie vegetali curative sono chiamate piante officinali. Le parti delle piante utilizzate per la fitoterapia sono diverse a seconda dei loro principi attivi. Si può usare:

  • l’intera pianta;
  • parte della pianta: foglie, fiori, frutti, radici e rizoma;
  • estratti: olii essenziali ed estratti indissolubili.

Storia della fitoterapia

Come vi abbiamo accennato nel paragrafo precedente, l’origine della definizione risale alla terminologia greca. Questo significa che già in antichità si studiavano le piante e le loro proprietà curative per l’uomo. E’ probabile che già in epoca preistorica gli uomini utilizzassero i vegetali per preparare decotti da bere e unguenti per uso topico. Tracce di preparazioni curative a base vegetale sono presenti anche nella Bibbia, negli scritti di Aristotele e di Ippocrate, il primo “medico” nella storia dell’uomo, ma anche nei trattati della civiltà latina, romana e araba.

Anche le prime farmacie (chiamate apóteke) risalgono ad un’epoca antica e ancora oggi sono il luogo di riferimento per la cura di malattie e disturbi. Il termine fitoterapia è utilizzato per la prima volta dal medico francese Henri Leclerc nel suo trattato: “Lineamenti di fitoterapia”.

In Italia, durante il rinascimento, gli scienziati hanno iniziato ad allontanarsi dall’alchimia e a dedicarsi allo studio scientifico delle proprietà medicinali delle sostanze vegetali. Da allora la storia della fitoterapia si è evoluta, insieme alle scoperte scientifiche e alla chimica.

Le 10 piante più utilizzate e i loro benefici

La lista delle piante officinali che possiamo utilizzare a scopi terapeutici è piuttosto lunga. Tuttavia possiamo citarne alcune tra le più conosciute e utilizzate. Ecco le 10 piante più comuni:

  • Camomilla: utile per rilassare il corpo, per la preparazione di impacchi lenitivi, per calmare mal di testa e crampi allo stomaco;
  • Aglio: si tratta di un antibiotico e un antiparassitario naturale;
  • Aloe Vera: antinfiammatoria e depurativa;
  • Calendula: utile contro i dolori mestruali;
  • Lavanda: antistress;
  • Menta: calmante e antinausea;
  • Finocchio: ideale contro la ritenzione idrica e la cellulite;
  • Rosmarino: contro influenza e tosse;
  • Salvia: contrasta i sintomi della menopausa;
  • Radici di zenzero: aiutano a contrastare mal di gola e raffreddore.

Naturalmente queste sono alcune delle piante officinali e delle erbe aromatiche più utilizzate, che si possono tranquillamente coltivare nel proprio giardino.

In ogni caso ci teniamo a precisare che la fitoterapia non va a sostituire la medicina tradizionale.

Come si assumono i fitoterapici

medicinali fitoterapici si possono acquistare in farmacia, su prescrizione o indicazione del medico, sotto forma di compresse, capsule o sospensione da assumere per via orale.

Normalmente delle piante officinali e delle erbe aromatiche si utilizzano le foglie, i semi o i fiori ed esistono anche diversi metodi fai da te per sfruttarle al meglio:

  • Aromatizzare il cibo
  • Preparare infusi e decotti
  • fare impacchi per la pelle secca, delicata o irritata
  • Preparare bevande fresche
  • Preparare lozioni per corpo e capelli

Tuttavia, sebbene alla loro base ci siano sostanze vegetali, il loro effetto farmacologico è dimostrato e confermato, così come gli eventuali effetti collaterali. Pertanto vi consigliamo di chiedere sempre al vostro medico, che saprà indicarvi la posologia e la modalità di assunzione adeguata al vostro caso.

Fitoterapia: rischi ed effetti collaterali

Spesso si tende a credere che un prodotto vegetale, essendo naturale, sia assolutamente innocuo. Niente di più sbagliato! Anche un prodotto di origine vegetale, come un fitoterapico, infatti, può causare effetti indesiderati e avere alcune controindicazioni, come tutti i medicinali sintetici. Ecco perchè è fondamentale che la quantità di prodotto assunto sia diversa a seconda delle caratteristiche del soggetto (peso, età, condizioni di salute, ecc.).

Di seguito vi elenchiamo alcuni effetti indesiderati possibili:

  •  l’artiglio del diavolo può causare nausea e/o irritare la mucosa gastrica;
  •  l’iperico determina fotosensibilizzazione;
  •  l’efedra può provocare ipertensione;
  •  gli alcaloidi pirrolizidinici determinano epatotossicità e teratogenesi;
  •  gli antrachinoni possono determinare melanosi e irritazione delle mucose intestinali.

Le interazioni tra erbe e medicinali possono essere diverse: gli effetti possono risultare potenziati o creare ulteriori disturbi. Ad esempio, il ginkgo e l’olmaria sono da evitare se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti. Bardana e ginseg, invece è meglio evitarli nel caso in cui si stiano assumendo farmaci antidiabetici. In gravidanza è bene fare attenzione ai lassativi vegetali come senna e cascara, così come ruta, assenzio e withamnia.

I consigli per utilizzare la fitoterapia

Per provare ad utilizzare la fitoterapia, puoi seguire i consigli di Ottavia Iommelli, fitoterapeuta e direttore del Dipartimento di Medicina non convenzionale dell’Ospedale San Paolo di Napoli:

  1. Scegli bene il negozio dove acquistare i prodotti fitoterapici: rivolgiti ad un’erboristeria o ad una farmacia di fiducia, che garantisca la qualità dei prodotti, proveniente da culture biologiche o biodinamiche;
  2. Evita il fai da te: non bisogna mai sostituirsi al proprio medico, soprattutto in caso di disturbi più seri;
  3. Inizia con le tisane e gli infusi: sono il modo migliore per iniziare e si rivelano spesso utili ed efficaci per problemi di lieve entità;
  4. Armati di pazienza: i prodotti fitoterapici non hanno un’efficacia immediata come altri farmaci sintetici, in quanto rispettano e seguono i tempi dell’organismo.

In conclusione

Le erbe e le piante sono usate a scopi terapeutici da millenni. Le piante officinali sono ricche di sostanze chimiche, dotate di attività farmacologiche. Questo ci fa capire che non è corretto considerare la fitoterapia come una “medicina alternativa”, bensì come una vera e propria medicina allopatica che previene e cura moltissimi disturbi.

 

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