come depurare il fegato

Come depurare il fegato: ecco alcuni consigli!

Il fegato è un organo fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo. Si tratta della più grande ghiandola del corpo umano: ha una lunghezza di circa 25 centimetri, è posizionato al di sotto del diaframma e ha una forma triangolare. Grazie alle sostanze che produce, il fegato svolge moltissime funzioni vitali nel nostro organismo (circa 500). Sintomi come gonfiore addominale, difficoltà a perdere peso, stanchezza e nervosismo, non sempre sono causati da un’intolleranza alimentare o ad altri disturbi. Talvolta possono essere riconducibili ad un fegato intossicato, dato che tutti gli alimenti che ingeriamo passano attraverso quest’organo. Ecco perchè è importante mantenerlo sano ed efficiente. Ma come depurare il fegato? Quando è necessario farlo?

Vediamo di seguito alcuni consigli per depurare e disintossicare il fegato in modo naturale ed efficace per ritrovare il benessere del corpo.

Le funzioni del fegato

 

Come abbiamo già avuto modo di rivelarvi, il fegato svolge nel nostro organismo numerosissime funzioni, tutte di fondamentale importanza per il benessere generale:

  • produce la bile, necessaria per la digestione e l’assorbimento dei grassi da parte dell’intestino e per l’eliminazione dei prodotti di degradazione dell’emoglobina;
  • è responsabile della glicogenosi, un processo metabolico che prevede la produzione di glucosio, fonte indispensabile di nutrimento per le cellule del corpo umano;
  • insieme all’intestino, costituisce la sede della sintesi del colesterolo;
  • è responsabile della sintesi dei trigliceridi;
  • produce fattori di coagulazione, come fibrinogeno e trombina;
  • immagazzina grandi quantità di vitamine per le emergenze, come la b12, ferro e rame;
  • è responsabile della produzione dei globuli rossi nel feto durante i primi tre mesi di gestazione;
  • è un vero e proprio filtro per le sostanze tossiche che assumiamo e consente la metabolizzazione dei farmaci.

Conoscendo tutte le funzioni del fegato, è più facile comprendere l’importanza del mantenerlo in buone condizioni. Un fegato affaticato, infatti, non riesce a svolgere correttamente il suo lavoro e questo può causare una serie di disturbi.

Quali sono le possibili cause di un fegato affaticato?

 

Negli ultimi decenni la qualità della vita è aumentata notevolmente, anche grazie alle nuove scoperte in campo medico e scientifico. Tuttavia, allo stesso tempo, l’inquinamento dovuto alle sostanze chimiche che respiriamo, mangiamo e beviamo si ripercuote inevitabilmente sul benessere del nostro organismo.

L’eccessivo affaticamento degli organi emuntori, ossia fegato, reni e intestino ne è la prova. Essi, infatti, essendo coinvolti nel processo di neutralizzazione ed eliminazione delle tossine, possono essere caricati esageratamente di lavoro e non riuscire più a svolgere tutte le loro funzioni fisiologiche correttamente. Tutte le sostanze tossiche che il nostro organismo immagazzina e che il corpo non è in grado di smaltire, si accumulano in questi organi nel corso degli anni. Il livello di intossicazione dipende molto dallo stile di vita e talvolta le conseguenze si avvertono solo dopo molti anni. Ma quali sono le possibili cause inquinanti? Vediamole di seguito:

  • Fumo (sia attivo che passivo)
  • Alcol
  • Sedentarietà
  • Stress
  • Alimentazione
  • Farmaci
  • Inquinanti industriali
  • Inquinanti atmosferici

Come capire se il fegato non lavora correttamente?

 

Esistono diversi sintomi che possono essere correlati ad un malfunzionamento del fegato. Tra quelli più comuni troviamo:

  • nausea e bocca amara (soprattutto la mattina);
  • vomito;
  • tosse persistente;
  • malessere generale;
  • mal di testa;
  • alitosi;
  • gonfiore addominale;
  • difficoltà a perdere peso;
  • stanchezza post-prandiale;
  • stitichezza o dissenteria;
  • pelle opaca o grigiastra (nei casi più gravi può assumere un colorito giallastro);
  • depressione e stanchezza cronica.

Come depurare il fegato

 

Abbiamo visto come, quando il nostro corpo non riesce a smaltire le sostanze dannose, ci manda nei segnali ben precisi. Diarrea, vomito, stimolo persistente della tosse, sono i mezzi più comuni con cui il corpo cerca di liberarsi da queste scorie. Si tratta di un chiaro segnale che l’organismo ha bisogno di una disintossicazione e di un aiuto per liberarsi dalle tossine. In questi casi può essere utile seguire un trattamento disintossicante e purificante.

Come? Prima di tutto limitando il consumo di alcolici e superalcolici ai pasti. In caso di assunzione di farmaci, è bene evitare totalmente il consumo. Vediamo di seguito quali sono gli altri consigli su come depurare il fegato:

  • Evitare di consumare frequentemente cibi fritti;
  • Limitare il consumo di alimenti ricchi di grassi, soprattutto quelli saturi (come margarine, burro, strutto, latticini, carne rossa e insaccati);
  • Moderare il consumo di cibi affumicatigrigliati e ‘bruciacchiati’;
  • Fare attenzione all’assunzione di caffè e cioccolato;
  • Ridurre il consumo di alimenti raffinati e ricchi in zuccheri semplici (come dolci, torte, caramelle);
  • Moderare l’aggiunta di sale.

Alimenti amici del fegato

 

Per depurare il fegato in maniera naturale dobbiamo prima di tutto seguire un’alimentazione sana ed equilibrata. Il nutriente più importante è senza dubbio l’acqua. Un’adeguata idratazione, infatti, è un toccasana per il fegato, in quanto permette di eliminare le tossine prodotte duranti i processi digestivi. Ecco gli alimenti principali amici del fegato:

  • verdure di stagione, in particolar modo quelle amare e crocifere, come cicoria, carciofi, cardi, rucola, tarassaco, senape, cavoletti di Bruxelles, cavolfiore, cavolo, lattuga;
  • frutta di stagione, soprattutto mirtilli, more, fragole, lamponi, prugne, arance, pompelmi rosa, melone, mele e pere;
  • alimenti ricchi in fibre, come i cereali integrali (riso, quinoa, grano saraceno, amaranto);
  • alimenti prebiotici, come yogurt e kefir;
  • tè verde;
  • pesce, in particolare salmone, sgombro, sardine, merluzzo e tonno;
  • aglio e cipolle;
  • spezie in sostituzione al sale per dare sapore ai piatti;
  • olio extravergine d’oliva, semi, frutta secca;
  • alimenti ricchi di glutatione, come asparagi, broccoli, anguria, papaia e avocado.

5 consigli per un trattamento efficace

 

Abbiamo visto che alla base di un trattamento disintossicante efficace c’è prima di tutto uno stile di vita sano ed equilibrato, che prevede qualche rinuncia (come caffè, alcol, bevande zuccherate, cibi grassi, junk food, dolci e sigarette) e un po’ di attività sportiva, da praticare almeno 4 volte a settimana. Tuttavia ci sono altre cose che possono aiutare il nostro fegato a ritrovare il giusto benessere. Ecco 5 consigli aggiuntivi:

  1. Fare un bagno caldo: sciogliete 500 grammi di sale marino in acqua a 35°C e dopo riposatevi; questo vi aiuterà ad eliminare le tossine tramite la pelle;
  2. Fare una sauna: anche questo aiutare molto, in quanto il caldo apre i pori e il sudore espelle le tossine;
  3. Dormire: quando la disintossicazione è nella fase più acuta, il corpo necessita di maggior tempo per rigenerarsi, pertanto è fondamentale dormire almeno 7 ore a notte;
  4. Respirare a pieni polmoni: fare delle lunghe passeggiate all’aria aperta aiuta la disintossicazione. Inoltre, l’esposizione alla luce del giorno aiuta ad attivare il metabolismo;
  5. Fare pulizia (dentro e fuori): durante il trattamento disintossicante è bene fare pulizia anche di ciò che ci circonda. Può essere il momento ideale per eliminare le cose inutili accumulate in casa.

Attenzione alle malattie del fegato!

 

Per mantenere un fegato sano e funzionante è necessario, oltre ad avere una corretta alimentazione e delle sane abitudini quotidiane, proteggerlo dalle malattie che possono colpirlo.

Come ad esempio fegato grasso o steatosi epatica, che consiste in un eccessivo accumulo di grasso nelle cellule epatiche. Oppure la cirrosi epatica, una malattia cronica e degenerativa del fegato che gli fa perdere, a poco a poco, architettura e funzioni, con ripercussioni negative sull’intero organismo. Infine ci sono le epatiti virali (A, B e C).

Per ridurre il rischio di queste malattie, non è sufficiente fare attenzione agli alimenti che assumiamo. E’ necessario sottolineare che anche l’uso eccessivo di farmaci può contribuire al malfunzionamento del fegato, facendolo ammalare.

Pertanto è bene prestare particolare attenzione quando si mangia pesce e carni crudi o poco cotti in quanto, in caso di contaminazione, si corre il rischio di contrarre virus epatici.

La condivisione di aghi o siringhe, invece, rappresenta un fattore di rischio per l’epatite C, così come procedure ospedaliere (come trasfusioni), tatuaggi e piercing effettuati in ambienti non igienizzati o con strumenti non sterilizzati correttamente.

In conclusione

 

Il miglior modo mantenere il fegato in salute è prendersene cura con una dieta equilibrata povera di alcolici, l’assunzione di circa 2 litri d’acqua al giorno, attività fisica regolare, astensione dal fumo e mantenimento di un peso corporeo ideale. Depurare il fegato significa favorire il corretto funzionamento di tutto il nostro organismo. Significa volersi bene!

 

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