Sommario
- 1 Nutratonic
- 2 Cos’è la L-Arginina?
- 3 Quali sono i benefici della L-arginina?
- 3.0.1 Proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antiaging
- 3.0.2 Protezione dell’apparato cardiocircolatorio
- 3.0.3 Guarigione delle ferite
- 3.0.4 Infertilità e disfunzione erettile
- 3.0.5 Maggiore resistenza atletica
- 3.0.6 Proprietà immunostimolanti
- 3.0.7 Supporto in caso di diabete
- 3.0.8 Combatte la demenza
- 3.0.9 Salute dei capelli
- 4 Carenza di arginina
- 5 Effetti collaterali e controindicazioni
La L-arginina (o arginina) è un aminoacido sintetizzabile da parte del corpo, che presenta moltissime proprietà benefiche, soprattutto per gli sportivi. Infatti, questa sostanza ha diverse funzioni di carattere metabolico ed è fondamentale per un rapido recupero muscolare dopo un intenso allenamento. Si tratta di un amminoacido essenziale da assumere durante la crescita dei bambini, tuttavia, superati i primi anni di vita, il corpo è in grado di sintetizzarlo attraverso l’assunzione di alcuni alimenti. La L-arginina partecipa alla sintesi delle proteine e ai processi di produzione energetica, detossificazione, funzionalità vascolare e difesa immunitaria.
Ma a cosa serve l’arginina? Quali sono i suoi benefici più importanti e le sue controindicazioni?
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Cos’è la L-Arginina?
L’Arginina è un amminoacido utilizzato dall’organismo per la biosintesi delle proteine. La forma Levogira, conosciuta come L-arginina, è considerata un amminoacido semiessenziale o condizionatamente essenziale, in quanto agisce nel mantenimento dell’omeostasi dell’organismo a seconda della fase di sviluppo e dello stato di salute.
Come vi abbiamo precedentemente accennato, infatti, la L-arginina è indispensabile a livello nutrizionale per i neonati (soprattutto per quelli nati prematuri) e nelle prime fasi di vita, poichè non sono in grado di sintetizzarla. A partire dai 13-14 anni (in condizioni ottimali di salute) questo amminoacido diventa non più essenziale, in quanto si può facilmente integrare con la dieta alimentare.
Nel 1886 i chimici tedeschi Schultz e Steiger la isolarono per la prima volta dai semi di lupino. La chiamarono con il nome greco “Arginos”, ossia argento, grazie ai suoi cristalli bianco-argentei.
L’arginina è coinvolta a livello cerebrale nella comunicazione cellulare attraverso i neurotrasmettitori. Inoltre, interviene nei processi biochimici di sintesi di proteine, zuccheri e molecole complesse, come ad esempio l’emoglobina, l’insulina, il collagene e la creatina. A dosi elevate è in grado di bruciare i grassi e stimolare la sintesi di tessuto muscolare, favorendo la rigenerazione del tessuto epatico.
Quali alimenti contengono L-Arginina?
La dieta fornisce circa il 25-30% dell’arginina presente nell’organismo umano. Principalmente, si trova negli alimenti di origine animale e in quelli che contengono acidi grassi omega 3 e polifenoli, tra cui:
- carne rossa;
- pollame;
- pesce;
- latticini;
- uova;
- noci;
- fagioli;
- semi oleosi;
- ortaggi a foglia;
- uva;
- frutti rossi;
- anguria;
- cacao puro.
Quali sono i benefici della L-arginina?
La L-arginina, una volta nell’organismo, viene convertita in ossido nitrico (NO), una molecola che favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni, migliorando il flusso di sangue. Inoltre, stimola il rilascio dell’ormone della crescita, di insulina e di altre molecole. Di seguito vediamo quali sono, secondo le ricerche, i benefici più importanti dell’amminoacido.
Proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antiaging
L’arginina contribuisce all’eliminazione delle tossine e dei radicali liberi, responsabili delle infiammazioni e dell’invecchiamento. Grazie alla sua capacità di eliminare le tossine attraverso le urine, l’arginina può essere utile in caso di problemi metabolici e danni all’uretra. Spesso viene assunta come antiaging insieme ad altri antiossidanti, in particolare la vitamina C e gli omega 3. L’applicazione topica di arginina, infatti, aiuta il ringiovanimento della pelle.
Studi in vitro hanno confermato che l’amminoacido aiuta a mantenere e stimolare la funzione e la proliferazione dei fibroblasti cutanei, stimolando la sintesi di collagene.
Un altro studio ha constatato che la sintesi del collagene è stata migliorata significativamente in alcuni volontari anziani sani, grazie alla somministrazione orale di una miscela di arginina, HMB e glutammina.
Protezione dell’apparato cardiocircolatorio
Chi soffre di patologie cardiovascolari, potrebbe avere bassi livelli dell’amminoacido. Per questo motivo spesso i cardiologi prescrivono integratori a base di arginina, che aiutano a ridurre la formazione di placche aterosclerotiche e a prevenire infarti o ictus. L’arginina, infatti, ha un effetto antipertensivo, migliorando il flusso sanguigno dei pazienti. Inoltre, contribuisce alla riduzione del colesterolo cattivo (LDL) e dei trigliceridi, diminuendo i sintomi dell’insufficienza cardiaca congestizia associati ad un basso afflusso sanguigno dal cuore agli arti. L’arginina, grazie ai suoi effetti antitrombotici, viene utilizzata anche in caso di dolore al petto (angina pectoris).
Guarigione delle ferite
I soggetti con carenza di arginina hanno una lenta cicatrizzazione e guarigione di ferite e traumi, dovuta alla presenza di poco collagene nelle zone colpite. L’arginina viene utilizzata insieme a creme ed unguenti topici per la medicazione delle ferite, in quanto favorisce la secrezione degli ormoni coinvolti nei processi di cicatrizzazione. Grazie alla produzione di L-prolina e ad un migliore flusso sanguigno, infatti, aumenta anche la sintesi di collagene necessario per la guarigione, accelerandone il processo. L’arginina è particolarmente utile in caso di ustioni, poichè allevia gonfiore e dolore.
Alcuni studi hanno dimostrato che l’integrazione di arginina ha migliorato la guarigione delle ferite grazie al miglioramento della funzione immunitaria delle cellule T, ad una maggiore resistenza alla rottura della ferita e all’aumento di collagene.
Inoltre, è stato dimostrato che l’arginina regola l’ambiente delle citochine nella zona ferita, diminuendo i livelli di IL-6. In questo modo, l’arginina allevia anche gli effetti negativi dell’aumento dell’infiammazione nella ferita.
Infertilità e disfunzione erettile
Grazie alla sua capacità di migliorare il flusso sanguigno, l’arginina risulta utile nel trattamento della disfunzione erettile (ED), poichè aumenta anche la produzione e la motilità degli spermatozoi. Gli uomini affetti da problematiche cardiovascolari legate a bassi livelli di arginina, hanno un rischio maggiore di soffrire di ED e infertilità.
Secondo alcuni studi, l’integrazione di L-arginina combinata con altri vasodilatatori, antiossidanti e antinfiammatori, è risultata utile in circa il 92% dei casi di infertilità maschile presi in esame.
Anche lo stress può ridurre la produzione di arginina e causare effetti negativi per la riproduzione, pertanto gli integratori a base di L-arginina possono aiutare gli uomini eccessivamente stressati. Tuttavia, anche le donne possono beneficiare di prodotti a base di L-arginina, soprattutto in caso di problemi intimi (come scarsa lubrificazione e irritazioni).
Inoltre, alcuni studi sottolineano che il trattamento combinato di N-acetil cisteina (NAC) e L-arginina può contribuire a bilanciare in maniera naturale l’assetto ormonale delle donne con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e squilibri estrogenici, migliorando la sfera sessuale in generale e la fertilità.
Maggiore resistenza atletica
Grazie all’aumento del flusso sanguigno dato dalle proprietà vasodilatatorie, ai muscoli e alle articolazioni arrivano più nutrienti e più ossigeno. Questo per gli sportivi si traduce in una maggiore resistenza durante gli sforzi fisici intensi e gli allenamenti. Inoltre, un maggior trasporto di ossigeno e nutrienti è indispensabile anche per quanto riguarda il recupero, poichè favorisce il ripristino e la formazione del nuovo tessuto muscolare. Una buona circolazione determina anche calore, importante per le articolazioni danneggiate e soprattutto per chi soffre di problemi circolatori.
Nei soggetti che soffrono di claudicatio intermittens (ossia restringimento dei vasi negli arti inferiori a causa di depositi di grasso), l’assunzione di integratori a base di arginina aiuta a migliorare la resistenza.
Proprietà immunostimolanti
Gli studiosi hanno riscontrato bassi livelli di arginina in alcuni pazienti immunodepressi, traumatizzati o malati di cancro. L’arginina contribuisce a stimolare la differenziazione e l’attività dei linfociti T citotossici e delle Natural Killer (NK), ossia le prime cellule del sistema immunitario che difendono l’organismo dagli agenti patogeni o dalla formazione di cellule neoplastiche.
Le ricerche hanno dimostrato che l’uso di integratori a base di L-arginina, in combinazione con quelli a base di omega-3 di pesce, risultano particolarmente utile negli individui immunodepressi, poichè migliorano l’assetto immunologico, riducendo il tempo di recupero.
Supporto in caso di diabete
L’arginina migliora la tolleranza al glucosio e la sensibilità all’insulina. Questo amminoacido, infatti, permette alle cellule (soprattutto quelle di cervello, fegato e tessuto muscolare) di immagazzinare quantitativi maggiori di zucchero per utilizzarlo come fonte energetica. In questo modo la glicemia, cioè la concentrazione di glucosio nel sangue, rimane sotto controllo.
L’arginina, inoltre, contrasta l’alto stress ossidativo nei soggetti diabetici, aiutando a preservare la funzionalità e la vitalità delle cellule pancreatiche che producono insulina.
Combatte la demenza
L’arginina favorisce il mantenimento dei normali livelli di ossido nitrico, fondamentali per avere una buona memoria. Con l’avanzamento dell’età, diminuisce fisiologicamente la produzione di arginina e, di conseguenza, di NO, pertanto gli integratori di L-arginina risultano essere un aiuto efficace per le persone anziane, in particolare quando manifestano i primi segni di demenza senile.
Salute dei capelli
L’arginina, insieme ad altri amminoacidi come cisteina, lisina e metionina, sembra favorire la ricrescita dei capelli. I capelli, infatti, sono costituiti principalmente da cheratina e collagene, due proteine che necessitano di questi amminoacidi per essere sintetizzate. L’arginina, grazie alla produzione di NO, migliora la circolazione sanguigna anche nel cuoio capelluto, fino ai follicoli, apportando nutrienti e contrastando i radicali liberi causati dall’inquinamento.
Carenza di arginina
Poichè l’arginina viene prodotta direttamente dall’organismo, la sua carenza è piuttosto rara. Tuttavia, ci sono alcuni condizioni, patologiche e non, che possono provocare una carenza di arginina e che richiedono, quindi, una corretta integrazione. Tra le cause che possono portare ad una mancanza dell’amminoacido ci sono modifiche radicali del proprio stile di vita o dell’alimentazione e stress psicofisico provocato da un affaticamento eccessivo.
Gli integratori a base di L-arginina sono indicati in particolare per le seguenti patologie:
- ipertensione;
- preeclampsia (aumento della pressione sanguigna in gravidanza);
- insufficienza cardiaca congestizia e problemi cardiovascolari;
- infertilità e disfunzione erettile;
- mani e piedi freddi;
- demenza senile.
Tra i sintomi da carenza di arginina, invece, troviamo:
- sensazione di spossatezza;
- modifiche della qualità del sonno;
- difficoltà di concentrazione.
Effetti collaterali e controindicazioni
In genere gli integratori di L-arginina sono sicuri e ben tollerati e gli effetti collaterali sono piuttosto rari.
Tuttavia è importante non eccedere con il dosaggio. Assumendo dosi superiori a 15 grammi/giorno, infatti, possono manifestarsi sintomi come:
- reazioni allergiche (causate da un eccesso di NO);
- acidità di stomaco;
- dolori addominali;
- nausea;
- vomito;
- diarrea.
Nei casi più gravi, sebbene rari, possono comparire cefalea e ipotensione, a causa dagli effetti vasodilatatori dell’arginina, e aumento della glicemia. Tuttavia questi effetti sono legati principalmente all’assunzione parenterale di L-arginina in ambito ospedaliero.
Gli integratori di L-arginina sono sconsigliati in gravidanza e durante l’allattamento, poichè non ci sono evidenze scientifiche sufficienti a riguardo. Inoltre, è sconsigliata l’assunzione nei casi di ipersensibilità all’amminoacido, insufficienze epatiche e renali e sindromi genetiche da disordini dell’arginina.
I pazienti con una storia di infarto miocardico dovrebbero prestare particolare attenzione, evitando dosi elevate di L-arginina, poichè livelli eccessivi di NO possono avere effetti negativi sul cuore.
L’arginina, inoltre, può aumentare il rischio di sanguinamento nei soggetti che soffrono di problemi di coagulazione o che assumono farmaci antiaggreganti o integratori che fluidificano il sangue.
Anche chi è soggetto a infezioni virali ripetute da parte di Herpes Simplex (labiale o genitale) e Herpes Zoster (Fuoco di Sant’Antonio) dovrebbe evitare di assumere l’amminoacido. Essendo presente anche nelle proteine dei virus, infatti, l’arginina potrebbe favorire la ricomparsa del ceppo virale.
In conclusione
L’uso degli integratori contenenti L-arginina può apportare benefici a tutto il nostro corpo e può contribuire soprattutto ad aumentare l’energia e le nostre difese.
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