semi di pompelmo

Semi di pompelmo: i benefici che non ti aspetti!

Il pompelmo (Citrus paradisi) è il frutto di una pianta originaria dell’Asia, appartenente alla famiglia delle Rutacee. E’ consumato in tutto il mondo come frutto fresco, al naturale o come aggiunta a piatti freschi e gustosi. Tuttavia, forse non tutti conoscono le sue preziose proprietà, di cui sono responsabili soprattutto i suoi semi. Dai semi di pompelmo, infatti, si ricava un estratto considerato molto benefico per la salute. Dalla buccia, invece, si possono estrarre gli oli dedicati all’aromaterapia, oltre ad una fibra alimentare solubile.

Ma quali sono le caratteristiche che rendono i semi di pompelmo così speciali? A quali scopi possono essere utilizzati?

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Cos’è il pompelmo

Il pompelmo, termine che indica sia la pianta sia il frutto, è un agrume Citrus, derivante da un albero sempreverde. Il nome sembra derivare dal termine Pompelmoes, composto da una parola di origine olandese “Pompel” (grosso) e da una di origine giavanese “Limoes” (Limone). Si tratta di un albero che cresce dai 5-6 metri fino ad un massimo di 12-15 metri di altezza. Produce dei fiori bianchissimi grandi e profumati. Il suo frutto è caratterizzato da una consistenza poco compatta e le sue dimensioni variano dai 10 ai 20 centimetri di diametro.

L’origine esatta del pompelmo in realtà è incerta. Secondo alcuni è scoperto nell’isola Barbados per poi essere portato in Florida, da cui giunse in Europa. Un’altra ipotesi è che sia originario dell’Estremo Oriente, come tutti gli altri agrumi.
Il Pompelmo è molto conosciuto negli Stati Uniti, dove viene chiamato Grapefruit, ed è coltivato in particolare in Florida, Arizona, Texas e California, ma anche in Brasile, Messico, Giamaica, Giappone, Sud Africa e nel sud-est Asiatico. La sua coltura si è diffusa anche in tutti i luoghi tipici delle coltivazioni di agrumi, come il bacino del Mediterraneo, dalla Spagna al Marocco, fino ad Israele e Giordania. In Italia, invece, è coltivato in Sicilia.

Negli anni le ricerche effettuate hanno rivelato che i semi contengono numerose sostanze attive, tra le quali flavonoidi, naringina, quercetina, esperidina, apigenina, che insieme a molte altre costituiscono il fitocomplesso dalle proprietà antimicrobiche.
L’estratto dei semi di pompelmo è chiamato GSE (Grapefruit Seed Extract) o ESP ed è ricavato dai semi e dalle membrane del frutto disidratato, attraverso diversi processi che vanno a creare nuovi legami chimici, capaci di agire su moltissimi microrganismi nocivi. Il meccanismo d’azione dell’ESP sembra inibire la struttura e l’efficienza della membrana cellulare microbica. Questa, modificandosi, provoca la perdita di elementi citoplasmatici e diventa incapace di assorbire gli aminoacidi dall’ambiente circostante. Per questo motivo i microrganismi, a causa del mancato apporto nutritivo, muoiono.

La scoperta delle proprietà benefiche

Da alcune coltivazioni di pompelmo sono nate varietà apirene, cioè prive di semi. Un tempo non si conosceva alcun possibile utilizzo di queste varietà, fino a quando non avvenne un fatto piuttosto curioso, che permise di scoprire alcune proprietà del frutto.
Nel 1980, in Florida, il dott. Jacob Harich, ricercatore di rimedi naturali che amava il giardinaggio, stava preparando un composto da utilizzare come fertilizzante per il suo giardino. Tra i materiali utilizzati c’erano proprio i semi di pompelmo. Il ricercatore si accorse che tra tutti i componenti utilizzati per il fertilizzante, i semi di pompelmo erano gli unici a non decomporsi.

Essendo un fisico ed un immunologo, il dott. Harich rimase molto colpito da questo particolare, tanto da iniziare a studiare il frutto in maniera scrupolosa. Grazie alle sue ricerche, scoprì che nei semi del pompelmo erano contenuti principi attivi ricchi di proprietà antibiotiche, antimicotiche e antivirali, molto efficaci e quasi privi effetti negativi. Per effettuare studi più approfonditi, Harich coinvolse altri ricercatori, il Dr. Steven Otwell e il Dr. Wayne Marshall, due studiosi della Florida, che confermarono infine la sua teoria.

Da quel momento le ricerche sui semi di pompelmo aumentarono sempre di più, confermando progressivamente la loro efficacia, in particolar modo per il trattamento della cistite, in quanto agiscono soprattutto sull’Escherichia coli, il batterio responsabile dell’infiammazione.

Benefici dei semi di pompelmo

Abbiamo accennato al fatto che i semi di pompelmo nascondono numerosi benefici per la salute umana. Quali? Vediamoli di seguito!

Proprietà antimicrobiche

Gli studi hanno dimostrato che il GSE, se utilizzato contro microrganismi patogeni, è da dieci a cento volte più efficace di altre sostanze antimicrobiche. Inoltre, presenta un’azione molto più rapida.

Proprietà antibatteriche

Le proprietà antibatteriche dei semi di pompelmo ne fanno un valido coadiuvante per la cura delle infezioni microbiche cutanee, come faringee, intestinali e auricolari. Inoltre, è efficace su molti microrganismi nocivi, come batteri, funghi, lieviti, muffe, parassiti e protozoi.

Il GSE, infatti, si è dimostrato efficace contro oltre 800 ceppi di batteri, pertanto potrebbe essere un valido rimedio alternativo al trattamento antibiotico, poiché agisce come un antibiotico naturale. Al contrario di molti antibiotici tradizionali, il GSE non inibisce le funzioni del sistema immunitario, intaccando la flora.

L’azione antibatterica si trova anche nei prodotti per l’igiene e la detersione della pelle. I saponi e i prodotti detergenti a base di semi di pompelmo, infatti, uccidono i germi senza danneggiare la pelle e l’ambiente.

Proprietà antivirali

Le ricerche scientifiche hanno confermato che il GSE è in grado di curare i sintomi delle affezioni da virus influenzali con un’azione diretta su alcuni virus e un’attività antivirale indiretta data dalla selettività. Questo significa che l’eliminazione dei batteri nocivi e la capacità di non intaccare quelli benefici, contribuiscono ad alleggerire il lavoro del sistema immunitario, che mantiene così efficienza e prontezza nella risposta alle aggressioni virali.

Azione antimicotica

L’estratto di semi di pompelmo è efficace contro più di 100 ceppi di lieviti e muffe, tra i quali la Candida albicans, responsabile di infezioni alle mucose e di affezioni sistemiche. In particolare, il GSE è un rimedio perfetto per la candidosi vaginale, fastidiosa infezione che colpisce migliaia le donne.

Azione antiparassitaria

Il GSE è efficace contro infezioni da protozoi, che possono talvolta rappresentare un pericolo per la salute. I protozoi, infatti, sono responsabili di alcune malattie infettive, come per esempio la malaria, la toxoplasmosi, la giardiasi. Studi recenti hanno sottolineato l’efficacia maggiore del GSE rispetto ad altri trattamenti.

Inoltre, l’estratto di semi di pompelmo è utile in caso di vermi intestinali e anche per l’uso esterno, in quanto è in grado di prevenire e contrastare le infestazioni dei pidocchi.

Citoprotettore e riparatore delle mucose

Secondo recenti studi, l’estratto di semi di pompelmo ha la capacità di proteggere la mucosa gastro-intestinale, poiché ne promuove l’attività riparatrice. Inoltre, è in grado di accelerare la guarigione delle lesioni a livello della mucosa gastro-intestinale e ha un effetto protettivo sul pancreas.

Contrasta l’antibiotico-resistenza

Da qualche anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è preoccupata per lo sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici. L’ESP rappresenta una valida alternativa contro molte affezioni batteriche. A questo si aggiunge la capacità di distinguere fra i batteri patogeni, considerati nemici, e quelli buoni, caratteristica indispensabile per smantellare il meccanismo innescato dagli antibiotici che può causare altre infezioni croniche.

Per quali disturbi è più efficace?

Di seguito, vi elenchiamo le problematiche che attualmente trovano rimedi specifici efficaci attraverso prodotti a base di estratto di semi di pompelmo:

  • candida (sistemica, orale, vaginale, ecc.);
  • secchezza vaginale;
  • cistite;
  • affezioni prostatiche;
  • emorroidi;
  • vermi intestinali;
  • disturbi intestinali (stitichezza, diarrea, colite, ecc.);
  • disturbi gastrici;
  • meteorismo;
  • raffreddore, sinusite, bronchite, tracheite;
  • intolleranze alimentari;
  • alitosi;
  • igiene orale;
  • otiti;
  • congiuntivite;
  • acne;
  • micosi;
  • herpes labiale;
  • pidocchi.

Semi di pompelmo VS cistite

Ci soffermiamo in particolare sull’efficace azione dei semi di pompelmo per la cistite, un disturbo molto diffuso che colpisce soprattutto le donne.

I semi di pompelmo contengono flavonoidi (naringina, isosakuranetina, esperidina, neoesperidina, diidrocanferolo, quercetina, canferolo, apigenina ecc.) dalle spiccate proprietà antivirali. Per l’estratto, ricavato dai semi e dalla polpa disidratata, si utilizza glicerina o grasso di cocco. Attraverso una serie di processi si creano nuovi legami chimici.

L’efficacia dell’estratto per la cura delle malattie da raffreddamento e dei disturbi del tratto urogenitale come appunto la cistite e la candida, rappresenta un vero e proprio antibiotico naturale. I semi di pompelmo non indeboliscono il sistema immunitario e non danneggiano la flora batterica. Al contrario, contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario. Inoltre, sono ipoallergenici e senza effetti collaterali.

Cosa dice la scienza

Anche se le ricerche scientifiche riguardanti i semi di pompelmo sono ancora agli inizi, i risultati emersi finora sono davvero promettenti.

Uno studio pubblicato sul “J Altern Complement Med” effettuato da Heggers JP ed il suo team, ha dimostrato che gli estratti di semi di pompelmo, presi in determinati dosaggi, possono essere utili contro più di 800 ceppi batterici e virali, 100 ceppi di funghi e moltissimi parassiti singoli e multicellulari. La ricerca indica che il GSE riesce a distruggere la membrana dei batteri e, quindi, inibirne l’attività.

Un altro studio del 2004, pubblicato sulla rivista “Acta Pharma”, ha evidenziato che la presenza dei flavanoni, naringina ed esperidina è efficace contro 20 diversi ceppi batterici e 10 di lieviti.

Semi di pompelmo per la cistite: come aumentarne l’effetto

Come aumentare l’effetto dei semi di pompelmo contro la cistite? Semplice, basta associare all’ESP alcuni ingredienti dagli effetti simili e altrettanto efficaci, come:

  • Uva ursina: particolarmente utile in caso di cistite, in quanto, grazie al principio attivo di arbutina, è in grado di calmare lo stimolo della minzione;
  • Mirtillo rosso: la sua caratteristica principale è quella di riuscire ad impedire ai batteri di attaccarsi alle pareti della vescica;
  • D-Mannosio: questo zucchero attira a sé i batteri responsabili della cistite e li elimina attraverso la minzione;
  • Ginkgo biloba: questa pianta medicinale possiede importanti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Il suo estratto di semi contiene sostanze che aiutano ad eliminare batteri e funghi patogeni.

Ma come fare per assumere tutti queste preziose sostanze? Se ti dicessimo che puoi trovarle tutte in un unico integratore?

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Controindicazioni

I prodotti derivati dal pompelmo possono interferire con diversi farmaci, tra cui:

  • immunosoppressori
  • antidepressivi
  • ansiolitici
  • antiaritmici
  • antistaminici
  • antibiotici
  • chemioterapici

In alcuni casi il pompelmo rallenta l’assorbimento di questi farmaci, in altri, invece, interferisce con la corretta eliminazione del farmaco dalla circolazione sanguigna. Per questo motivo è necessario rivolgersi al proprio medico o erborista di fiducia, per conoscere l’esatto utilizzo dell’estratto a seconda delle proprie condizioni di salute.

In conclusione

L’estratto di semi di pompelmo è un prezioso alleato per la nostra salute e il suo utilizzo è sempre più diffuso. Le sue numerosi proprietà benefiche fanno sì che rappresenti un rimedio efficace e soprattutto naturale, che ci permette di utilizzare terapie naturali in alternativa o come sostegno delle terapie tradizionali.

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