Sommario
- 1 Nutrajoint
- 2 Nutrasterol
- 3 nutravit.C
- 4 nutravit.D
- 5 Il processo di invecchiamento
- 6 L’importanza dell’alimentazione e del movimento
- 7 Integratori alimentari per anziani: a cosa servono?
- 8 Integratori alimentari per anziani: quali sono le carenze più comuni?
- 9 Integratori alimentari per anziani: quando e come assumerli
- 10 Possibili effetti collaterali degli integratori alimentari per anziani
L’invecchiamento è un processo fisiologico inevitabile con l’avanzare dell’età. C’è chi è più fortunato e riesce a godersi al meglio anche questo momento di vita e chi, invece, deve purtroppo affrontare i disturbi e i malesseri tipici di questa età. Oggi, grazie al progresso della medicina, è possibile dare un maggior supporto alle persone anziane, limitando il più possibile i danni dell’invecchiamento. Questo può influire notevolmente sia sulla forma fisica sia sul benessere generale. Sicuramente una dieta sana ed equilibrata e una costante attività fisica, possono aiutare a mantenersi in forma. Tuttavia, in alcuni casi può essere necessario assumere specifici integratori alimentari per anziani, che aiutano a ristabilire l’omeostasi. Ferro, vitamine, sali minerali e altre sostanze, infatti, potrebbero mancare a causa di un’alimentazione scorretta o ad una minore capacità del corpo di assorbire i nutrienti.
Ma questi integratori sono davvero utili? Quali possono essere le carenze principali negli anziani?
Continua a leggere per scoprirlo!
- Integratore Articolazioni
- Integratore Colesterolo
- Integratore Vitamina C
- Integratore Vitamina D
Il processo di invecchiamento
Come abbiamo accennato nel primo paragrafo, l’invecchiamento è un processo inevitabile ed è caratterizzato da diversi cambiamenti fisici, sociali, fisiologici e cognitivi. Tra questi, si possono riscontrare:
- ridotto appetito;
- cambiamenti nel gusto e nell’olfatto;
- problemi dentali e masticatori;
- cambiamenti biologici nel sistema digestivo;
- condizioni mediche e psicologiche;
- uso di farmaci;
- problemi sociali.
Talvolta, le carenze nutrizionali possono essere causate da particolari disturbi o patologie. A loro volta, queste carenze possono provocare o aggravare alcune condizioni di salute. Un’alimentazione adeguata rappresenta certamente un fattore determinante. Tuttavia, qualora non fosse sufficiente, è possibile ricorrere a degli integratori per anziani.
Qualità della vita negli anziani in Italia
L’Italia si sa, è un paese “per vecchi”. E non siamo noi a dirlo, ma il rapporto Istat del 2019 condotto sulla popolazione residente nel territorio italiano al 01/01/2019:
- 7.058.755 di italiani hanno più di 75 anni (cioè l’11,7% della popolazione totale) e il 60% sono donne;
- 4.330.074 di italiani sono “over 80”.
Inoltre, secondo Eurostat, il nostro è anche il Paese con la popolazione più vecchia d’Europa: il 22,8% del totale ha più di 65 anni, mentre la media europea è del 20,3%.
Il punto su cui noi vogliamo focalizzarci è rappresentato dalle condizioni di salute in cui vivono gli anziani italiani. Infatti, non è importante solo la longevità, ma anche la qualità della vita. Nel nostro Paese, il 22% del totale degli anziani presenta limitazioni motorie, mentre il 42,3% degli “over 75” è multicronico (così come il 47% degli “over 80”).
I dati evidenziano uno stato di salute “peggiore” nelle donne anziane, rispetto agli uomini. Il 24,7% di esse, infatti, presenta gravi limitazioni nelle attività quotidiane e il 48,1% presenta più di una problematica legata all’invecchiamento.
L’importanza dell’alimentazione e del movimento
Una dieta sana ed equilibrata è fondamentale a tutte le età, ma lo è ancora di più per gli anziani. Nutrire gli anziani non è un compito così semplice. Infatti, hanno spesso esigenze alimentari diverse e possono soffrire di condizioni croniche, come ad esempio diabete o malattie renali, che rendono l’alimentazione ancora più difficile da gestire.
In questi casi è importante affidarsi ad un professionista. Una dieta equilibrata, infatti, può aiutare gli anziani a mantenere la loro salute fisica e mentale. Inoltre, può aiutarli a vivere più a lungo e soprattutto con una qualità migliore di vita.
Oltre ad una dieta sana, però, è indispensabile associare anche della ginnastica dolce. Il movimento, infatti, favorisce e agevola l’effetto benefico delle sostanze nutritive.
Integratori alimentari per anziani: a cosa servono?
Con l’avanzare dell’età, il rallentamento metabolico è inevitabile e questo può rendere più difficile mantenersi in forma. Inoltre, i problemi di digestione e di mobilità intestinale possono provocare difficoltà nell’assorbimento dei nutrienti necessari. Per gli anziani, gli integratori possono essere di grande aiuto per fornire all’organismo tutti gli elementi fondamentali, anche in caso di dieta sana e bilanciata.
Ogni integratore aiuta a ritrovare un senso di benessere compromesso dall’avanzare degli anni o dalla presenza di eventuali patologie più o meno gravi. Naturalmente, non essendo medicinali convenzionali, per poter osservare tutti i benefici di un integratore è fondamentale essere costanti e procedere con l’assunzione per almeno un mese. Gli effetti positivi, infatti, nella maggior parte dei casi, compaiono nel giro di qualche giorno, a seconda delle condizioni fisiche del soggetto e della composizione dell’integratore stesso.
Vitamine e minerali: perché sono importanti per gli anziani?
Dopo i 60 anni, i bisogni nutrizionali cambiano e ci sono alcuni elementi che non dovrebbero mai mancare nella dieta. Di seguito vediamo i più importanti:
- Vitamina D: dona effetti antinfiammatori e protettivi nei confronti del sistema immunitario. La sua carenza è strettamente legata alla comparsa di malattie come il diabete, la sclerosi multipla e l’Alzheimer;
- Calcio: insieme alla vitamina D, aiuta a mantenere le ossa forti. La perdita di tono osseo, infatti, può causare fratture e lesioni;
- Vitamina B6: necessaria per la formazione di globuli rossi;
- Vitamina B12: aiuta a mantenere sani i globuli rossi e i nervi. Alcuni anziani possono avere difficoltà ad assorbirla se assunta tramite l’alimentazione. In questi casi i medici consigliano di assumerla tramite specifici integratori alimentari;
- Omega-3: un acido grasso polinsaturo che aiuta a proteggere il cuore. Può aiutare ad alleviare i sintomi di alcune malattie (come l’artrite reumatoide), a prevenire la perdita di memoria e a migliorare il sistema immunitario.
Integratori alimentari per anziani: quali sono le carenze più comuni?
Con l’invecchiamento la capacità di assumere la giusta quantità di cibo si riduce. Questa situazione fisiologica non intenzionale viene chiamata “anoressia senile” e colpisce circa il 20/30% degli anziani. La riduzione di cibo e, quindi, del fabbisogno nutrizionale ottimale, rappresenta una delle principali cause di fragilità. Secondo alcuni studi, questa interesserebbe tra il 12% e il 44% della popolazione anziana, con una maggior prevalenza femminile.
Uno studio americano ha sottolineato che tendenzialmente gli anziani assumono in maniera inadeguata soprattutto frutta, verdura, legumi, cereali integrali, noci, semi, pesce, carne magra, pollame e latticini fluidi a basso contenuto di grassi. Al contrario, tendono ad ingerire eccessivamente prodotti a base di cereali raffinati, carni lavorate e grasse, cibi fritti, grassi solidi e zuccheri aggiunti.
Un altro studio riporta che gli anziani vegani e vegetariani possono avere più difficoltà ad assumere alcuni nutrienti dalla dieta, soprattutto proteine, zinco, iodio, ferro, vitamina B12 e omega-3. Questi, infatti, si trovano principalmente negli alimenti di origine animale.
Di seguito vediamo quali sono le carenze nutrizionali più comuni nelle persone anziane.
Calcio e vitamina D
Il calcio e la vitamina D3 svolgono hanno un ruolo fondamentale nella salute delle ossa. A differenza del calcio, che si trova nei latticini e in qualche ortaggio, la vitamina D non la si trova comunemente negli alimenti. Per questo motivo, coloro che non si espongono regolarmente al sole potrebbero necessitare di un integratore.
L’inevitabile perdita di densità ossea aumenta il rischio di osteoporosi. Ecco perchè è importante assumere il giusto dosaggio di calcio e di vitamina D3, poichè aiutano a ridurre le possibili fratture dovute all’osteoporosi.
Quindi, per ridurre la prevalenza delle fratture associate all’osteoporosi, è importante mantenere livelli ottimali di calcio e vitamina D3.
Gli studi dimostrano, inoltre, che la vitamina D, oltre ad aumentare l’assorbimento del calcio, favorisce l’aumento della massa muscolare, migliora la funzione immunitaria e riduce i sintomi della depressione.
Vitamina B12
Uno studio ha evidenziato come la carenza di vitamina B12 aumenti con l’età, passando da circa 1 caso su 20 nella fascia di età 65-74 anni, a 1 su 10 o più tra le persone over 75. La carenza di vitamina B12 può essere causata principalmente da 3 fattori:
- assunzione inadeguata con la dieta;
- origine autoimmune;
- ridotto assorbimento a livello intestinale.
Negli anziani, gli integratori di vitamina B12 possono essere utili in caso di gastrite atrofica, utilizzo di inibitori della pompa protonica, metformina o altri farmaci invasivi.
Multivitaminici
Secondo le ricerche, negli Stati Uniti circa il 50% degli anziani ha un apporto di vitamine e minerali inferiore alla dose giornaliera raccomandata e il 10-30% presenta livelli inferiori alla norma. La carenza di vitamine negli anziani può influire sulla salute fisica, sociale e mentale e può favorire l’insorgenza o l’aggravamento di diverse patologie.
Alcuni studi, ad esempio, evidenziano che una carenza di vitamine del gruppo B potrebbe essere collegata ad un maggior rischio di declino cognitivo, osteoporosi e malattie cardiache. Inoltre, pur essendo più rara nei Paesi industrializzati, anche la carenza di vitamina C può colpire fino il 30% degli anziani.
Secondo gli studi, quindi, l’assunzione costante di un integratore multivitaminico e multiminerale può apportare benefici, aumentando la qualità della vita.
Leggi anche “Micronutrienti: l’importanza di vitamine e minerali”
Proteine
L’avanzare dell’età comporta un’inevitabile perdita di massa muscolare e di forza. Di conseguenza, può aumentare il rischio di cadute e rendere più difficili le attività quotidiane.
Ecco perchè il fabbisogno proteico negli anziani aumenta del 20% rispetto ai giovani. Tuttavia, molte persone anziane non consumano così tante proteine e possono aver bisogno di un integratore proteico.
La perdita di massa muscolare dovuta ad un apporto insufficiente di proteine, può aggravare la sarcopenia, una condizione caratterizzata da atrofia muscolare con conseguente compromissione del tessuto muscolare. Secondo i dati raccolti, circa il 30% degli individui sopra i 60 anni e più del 50% degli over 80, è sarcopenico.
Per questo motivo, gli integratori proteici sono sempre più utilizzati dalle persone anziane.
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Collagene e articolazioni
Il collagene è la proteina più abbonante dell’organismo. Infatti, è presente in tutto il corpo e soprattutto a livello di pelle, muscoli, tendini e legamenti. Dopo i 40 anni il corpo umano può perdere circa l’1% di collagene ogni anno e intorno agli 80 anni la sua produzione può diminuire del 75%.
Alcuni studi indicano che l’assunzione di 2,5-10 grammi di collagene al giorno favorisce l’idratazione, l’elasticità e il contenuto di collagene della pelle. Inoltre, si possono ottenere ulteriori benefici con l’aggiunta di 80-200 mg di acido ialuronico al giorno.
Secondo gli studi, il collagene può aiutare a ridurre anche i sintomi dell’artrosi, come dolori articolari e rigidità.
Altri benefici riguardano la salute ossea. Uno studio condotto su 102 donne in postmenopausa con ridotta densità minerale ossea, ha scoperto che l’assunzione di 5 grammi di peptidi di collagene al giorno per 1 anno ha aumentato notevolmente la densità minerale ossea del collo del femore e della colonna vertebrale.
Omega-3
Gli acidi grassi Omega-3 si trovano principalmente nel pesce e hanno importanti azioni antinfiammatorie, ipotensive e antiaggreganti piastriniche. Grazie alle loro proprietà possono avere numerosi benefici per gli anziani.
Alcuni studi, ad esempio, hanno dimostrato che gli Omega-3 possono rallentare il declino della salute del cervello e proteggere da patologie come il morbo di Alzheimer.
Altre ricerche sottolineano la capacità degli Omega-3 nel ridurre i sintomi dell’artrosi e aiutare a prevenire le malattie cardiache. Inoltre, livelli plasmatici elevati di acidi grassi polinsaturi Omega-3 sono associati ad un minor numero di decessi cardiovascolari negli anziani.
Uno studio tedesco ha esaminato l’uso di integratori di Omega-3 da parte di anziani con un’età media di 70 anni, rilevando una miglior qualità generale della vita.
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Coenzima Q10
Il coenzima Q10 è è una molecola liposolubile fondamentale per la produzione di energia e per la funzione antiossidante.
Bassi livelli di coenzima Q10, infatti, sono associati a diverse condizioni di salute, come ad esempio insufficienza cardiaca, diabete di tipo 2, cancro e patologie cerebrali progressive come il morbo di Alzheimer.
Con l’invecchiamento, il corpo tende a produrre sempre meno coenzima Q10. Per questo spesso si consiglia di assumerlo attraverso integratori specifici.
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Integratori alimentari per anziani: quando e come assumerli
Abbiamo visto che con l’avanzare dell’età le abitudini e le esigenze alimentari cambiano notevolmente. Seguire una dieta sana e bilanciata è sicuramente un passo fondamentale per cercare di fornire al corpo la giusta quantità di nutrienti. Una dieta scorretta, infatti, magari eccessivamente ricca di carne rossa, latte e derivati, può causare problemi alla circolazione e al cuore, aumentando il rischio di patologie come colesterolo alto, ipertensione o ictus. Per questo motivo, gli anziani dovrebbero ridurre il consumo di grassi animali e prediligere il pesce (in particolare pesce azzurro) e grassi vegetali (come l’olio extravergine d’oliva).
Tuttavia, non sempre risulta sufficiente avere un’alimentazione equilibrata. Ecco che entrano in gioco gli integratori alimentari per anziani.
Avendo una funzione ben specifica, gli integratori possono essere assunti a seconda della necessità, ma anche per fare una cura preventiva.
In ogni caso, si consiglia di chiedere sempre il parere di un esperto e rispettare le indicazioni riportate sulla confezione dell’integratore, che riguardano la posologia, la durata del trattamento e la data di scadenza. Inoltre, è fondamentale rivolgersi al medico se l’anziano è affetto da determinate allergie o intolleranze, in modo che possa indicare il prodotto di qualità più adatto e privo di effetti collaterali per l’individuo.
Possibili effetti collaterali degli integratori alimentari per anziani
Gli integratori alimentari per anziani non sono tutti privi di effetti collaterali e controindicazioni. L’utilizzo eccessivo di integratori, ad esempio, può portare un ad un’assunzione esagerata, oltre la massima soglia di sicurezza (Tolerable Upper Intake Level).
Alcuni integratori botanici ed erboristici potrebbero avere interazioni avverse con alcuni farmaci da prescrizione e da banco. Inoltre, l’uso prolungato e concomitante di farmaci e integratori alimentari negli anziani può aumentare il rischio di interazioni farmaco-nutrienti.
Per esempio:
- gli antiossidanti, come le vitamine C ed E, possono rendere meno efficaci alcuni farmaci chemioterapici;
- la vitamina K può rendere meno efficaci gli anticoagulanti e aumentare il rischio di coagulazione del sangue;
- l’erba di San Giovanni può abbassare l’efficacia di alcuni farmaci, come quelli per depressione, cancro o problemi cardiaci.
E’ importante essere consapevoli del fatto che gli integratori alimentari per anziani (e anche per i più giovani) non rappresentano una cura miracolosa. Tuttavia, possono aiutare l’individuo migliorando alcuni aspetti della sua vita.
Integratori alimentari per anziani: conclusioni
Ad oggi il mercato offre una quantità innumerevole di integratori alimentari per anziani. Bisogna sapere, però, che uno non vale l’altro, poichè ogni prodotto ha una specifica formulazione e contiene determinati nutrienti, vitamine e sali minerali studiati appositamente per le diverse esigenze. Tutti rappresentano un valido aiuto per il benessere generale degli anziani, ma vanno scelti attentamente in base ai disturbi presenti e all’effettiva carenza alimentare. Non bisogna mai sostituirli ai pasti o ai medicinali prescritti ed è importante assumerli solo per il periodo di tempo necessario a ritrovare il benessere.
Vi ricordiamo, infine, che è sempre meglio chiedere il parere del proprio medico prima di procedere con l’assunzione.
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